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Courmayeur, il ghiacciaio del Monte Bianco sta davvero crollando? Il punto dopo l’allarme

25 Settembre 2019 - 21:38 Redazione
Secondo fonti del comune di Courmayeur, in assenza di nuovi crolli, il periodo di allerta potrebbe durare fino a fine ottobre

Emergenza in Valle D’Aosta. Tanto che il premier Giuseppe Conte è intervenuto, da New York, in merito alla situazione del Monte Bianco dove il ghiacciaio di Planpincieux, sulle Grandes Jorasses, rischia di crollare sulla Val Ferret, nelle vicinanze di Courmayeur.

Non ci sarebbero gravi rischi per i residenti, visto che i crolli sarebbero contenuti a una strada comunale della Val Ferret – lontana quindi dal centro abitato di Courmayeur – fatta chiudere dal sindaco per precauzione.

A dare l’allarme è stata la Fondazione Montagna sicura e la Regione Valle D’Aosta, le cui strutture tecniche hanno rilevato un aumento nella velocità nel movimento giornaliero della massa – di un volume totale di circa 250 mila metri cubi – aumentata negli ultimi giorni fino a superare il mezzo metro.

Evacuate baite, prevista neve in serata

Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha deciso di chiudere la strada comunale della Val Ferret. Sono state sgomberate anche alcune baite in quota nella frazione Rochefort. L’area che potrebbe essere interessata dal maxi-crollo «non riguarda centri abitati e nemmeno strutture turistiche», ha spiegato all’Ansa il sindaco di Courmayeur.

A partire dalla sera del 26 settembre sarà allestito un radar che sorveglierà in tempo reale, 24 ore su 24, il ghiacciaio. Prevista per la sera di oggi, 25 settembre, una perturbazione, con una nevicata leggera in quota, che potrebbe rallentarne il crollo. Secondo fonti del Comune di Courmayeur, in assenza di nuovi crolli, l’allerta potrebbe durare fino a fine ottobre, periodo in cui le condizioni dei ghiacciai tendono a stabilizzarsi.

L’emergenza ghiacciai

Durante l’estate che ha visto dei picchi di temperatura eccezionali anche in Valle D’Aosta, sono stati registrati diversi casi di piccoli distacchi dei ghiacciai alpini. A luglio è diventato virale un video girato da una guida alpina che documentava l’esistenza di un piccolo lago a oltre 3.300 metri, nei pressi del Dente del Gigante e dell’Aiguilles Marbrées, sempre sul Monte Bianco.

Secondo Renato Colucci, glaciologo del Cnr, nell’ultimo secolo i ghiacciai delle Alpi hanno perso il 50% della loro massa. Di questa percentuale, circa tre quarti sono spariti negli ultimi 30 anni. Per sollevare l’allarme Legambiente ha organizzato a fine mese una “veglia funebre” per i ghiacciai.

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