Champions, Atalanta beffata: lo Shakhtar passa 1-2 nel recupero

I nerazzurri costruiscono occasioni a raffica, sbagliano pure un rigore, ma vengono gelati nel finale

Si fa complicatissima l’avventura Champions dell’Atalanta che perde anche la seconda gara della competizione contro lo Shakhtar, ma stavolta termini e prestazione sono distanti anni luce dall’esordio nero di Zagabria. A San Siro la squadra di Gasperini gioca a mille all’ora e nel primo tempo gli ucraini, da anni padroni in Patria e più che esperti anche sul palcoscenico europeo, finiscono alle corde. Presi a pallonate da una squadra che corre e passa al minuto 28 col suo uomo simbolo: Duvan Zapata sfrutta un cross di Hateboer e inchioda l’1-0 dopo che il portiere Pyatov aveva parato un rigore allo specialista Ilicic (14′) e ringraziato il palo su conclusione di Pasalic. Gli ucraini, a lungo in soggezione anche in virtù di un 4-1-4-1 troppo basso, restano però pericolosissimi con i fraseggi offensivi. E al 41′ trovano il pareggio con Moraes, che parte sul filo del fuorigioco e beffa Gollini (poi graziato al 45′ dalla traversa di Marlos).


Foga e beffa

Nella ripresa Gasperini inserisce anche Malinovskyi e Muriel (col Papu Gomez trequartista arretratissimo e De Roon centrale difensivo), e l’Atalanta dà sempre l’impressione di poter ferire gli ospiti. Zapata ha due chances, una in spaccata, l’altra clamorosa in 1vs1 col portiere: Pyatov è attento. E lo è pure nei minuti di recupero su Gomez. Bravo e fortunato il portiere ucraino che chiede e ottiene l’intervento dall’alto quando Malinovskyi, cresciuto nello Shakhtar, calcia a botta sicura: fuori di 30 centimetri. Sembra l’ultimo, clamoroso rammarico dell’Atalanta. Ma la beffa, atroce, arriva all’ultimo secondo su un contropiede 2 vs 2 che mette Solomon davanti a Gollini, Castagne prova a chiudere, ma la carambola finisce sui piedi sbagliati. L’Atalanta è k.o. E perdere così fa malissimo.


Foto di copertina Ansa