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Russiagate: Joseph Mifsud, il “professore” che non ha mai insegnato alla Link University

01 Ottobre 2019 - 02:00 Redazione
Un agente della Cia oppure solo un "millantatore" come lo definisco gli stessi maltesi?

È  lui uno dei protagonisti chiave della controinchiesta voluta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul Russiagate e che arriva fino in Italia. Si chiama Joseph Mifsud, il “professore” originario di Malta che però “professore” non sarebbe. I circoli vicini al presidente Usa lo accusano di essere stato l’agente provocatore che da Roma, grazie alla Link Campus, avrebbe dato il via a una complessa macchinazione contro l’allora candidato repubblicano.

Per i legali di Michael Flynn – ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca e tra i primi a dimettersi per il coinvolgimento nell’inchiesta del Russiagate –  Mifsud è un pilastro del complotto che puntava a fermare l’elezione di Trump alla Casa Bianca. Non solo avrebbe offerto, nella primavera 2016, in piena campagna elettorale, al giovane consigliere di Trump, George Papadopoulos, le “migliaia” di email di Hillary Clinton rubate dai russi, ma avrebbe anche svelato all’Fbi della cena organizzata a Mosca dallo stesso Flynn con la partecipazione di Vladimir Putin. Per alcuni Mifsud sarebbe, in realtà, un agente segreto sotto il controllo di Fbi e Cia.

Il filone italiano del Russiagate, sul quale il presidente del Consiglio Giuseppe Conte riferirà la prossima settimana al Copasir, vede nuove ombre sugli incontri a Roma ad agosto e a settembre scorsi tra il premier Conte, William Barr, a capo del Dipartimento di Giustizia Usa e della controindagine voluta da Donald Trump, e i vertici dei Servizi italiani. Dall’ottobre 2017, Mifsud ha fatto perdere le tracce.

Chi è Joseph Mifsud​

Nato nel ’60, laurea in Scienze della formazione a Malta e in Pedagogia a Padova, ha lavorato prima all’università di Malta poi alla London Academy of Diplomacy. Ma, secondo quanto ricostruiscono oggi Carlo Bonini e Giuliano Foschini su Repubblica, non sarebbe mai stato Professore: al massimo senior lecturer. A Malta lo chiamano zatat, millantatore. È ambizioso. Gli succede di “dirottare”, a volte, soldi delle università per proprie spese.

Arriva fino al ministero degli Esteri del partito nazionalista maltese. Si fa chiamare – si legge ancora su Repubblica – capo di gabinetto. Sarà la vera titolare Ceclia Attard Pirotta a volerlo fuori di lì. Diventa l’uomo di collegamento con la Link University quando apre nell’isola. Alcune ricostruzioni giornalistiche parlano di lui come un professore della facoltà di Scienze Politiche presso la Link Campus University, teatro attraverso cui Mifsud sarebbe diventato, secondo i circoli vicini a Trump, l’agente provocatore che da Roma avrebbe dato il via a una complessa macchinazione contro l’allora candidato repubblicano.

La Link University

«Falso», dice in un’intervista di oggi a La Stampa il presidente della Link Campus University Enzo Scotti, ex ministro Dc. Lo riporta l’Agi. Scotti, che dice di aver conosciuto Mifsud «attorno al 2000», quando il “professore” maltese vantava un curriculum accademico – secondo quanto ricostruisce Repubblica oggi – in bilico tra informazioni gonfiate e talento nel muoversi.

«Da noi non ha mai insegnato, non è stato un nostro professore», dice Scotti. «Me ne avevano parlato benissimo sia alla London School of Ecomics, sia alla Queen Mary. Università prestigiose. Nel 2016 – seguita Scotti – in quanto ‘full professor’ della Stirling, lo abbiamo invitato a tenere un corso da noi. Il poverino non ha fatto nemmeno una lezione, però, perché poi è scoppiato lo scandalo ed è sparito».

George Papadopoulos, dal canto suo, grande accusatore di Mifsud, secondo Scotti è stato ospite alla Link Campus «per un seminario di un giorno nel marzo 2016» con il London Center of International Law Practice, un accreditato centro studi. «Era nello staff», dichiara Scotti, «e Mifsud era il suo capo, in quanto Direttore dell’International Strategic Development e membro del cda».

Spia?

L’ex direttore dell’Fbi, James Comey, ha definito Mifsud un agente russo. Per Papadopoulos è un “agente italiano manovrato dalla Cia”. Secondo Rudolph Giuliani, legale personale di Trump, Mifsud lavora per “i controservizi, o maltesi o italiani”. Il diretto interessato, in un’intervista a Repubblica, l’1 novembre 2017, nega di essere una spia. “Non ho mai preso soldi dai russi. La mia coscienza è pulita”.

Secondo fonti americane citate dal New York Times, il professore non ha mai lavorato né per l’Fbi nè per la Cia. Se avesse svolto attività per la Cia, l’agenzia avrebbe dovuto informare l’Fbi visto che stava indagando su di lui.

In copertina Joseph Mifsud/valdaiclub.com via AP

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