Al Baghdadi e Bin Laden, i due blitz a confronto

di Agi

Otto anni dopo il blitz che portò all’uccisione della mente delle stragi dell’11 Settembre, una nuova operazione in stile cinematografico decapita i vertici del terrorismo islamico

Osama Bin Laden venne ucciso la mattina presto, Abu Bakr al Baghdadi si è tolto la vita di sera. Il primo, al terzo piano di un edificio nel villaggio di Abbottabad, in Pakistan. Il secondo, nel tunnel di un edificio isolato al confine tra Turchia e Siria. Entrambi hanno vissuto gli ultimi attimi della loro vita scappando, sotto gli occhi dei propri famigliari. Bin Laden è morto insieme a uno dei suoi figli, Baghdadi facendosi esplodere con tre dei suoi sei figli. Otto anni dopo il blitz che portò all’uccisione della mente delle stragi dell’11 Settembre, una nuova operazione in stile cinematografico decapita i vertici del terrorismo islamico e ripropone analogie e differenze. Quella condotta ieri dalle forze speciali americane è avvenuta in un’area deserta, nel triangolo formato dalla città di Idlib, Aleppo e il confine tra la Siria e la Turchia.


Il leader dell’Isis si nascondeva in una zona che per mesi non era considerata idonea, perché in mano a gruppi rivali. Baghdadi era nel mirino da circa due settimane. Due o tre raid, ha spiegato il presidente Donald Trump, erano saltati a causa di cambiamenti di programma del terrorista. Le forze speciali hanno usato otto elicotteri, jet e droni. Dopo un lungo conflitto a fuoco, il commando è riuscito a sfondare l’edificio, evitando gli ingressi ufficiali probabilmente caricati con esplosivo. Baghdadi è scappato nel tunnel di sicurezza, costruito sotto l’edificio, dove però, inseguito da cani addestrati dall’anti-terrorismo, e braccato dal commando, si è fatto saltare insieme a tre dei suoi figli.


Il blitz, compreso il tempo per i rilievi, è durato circa due ore. Con Bin Laden, invece, l’operazione è stata più rapida: durò quaranta minuti. La mattina presto del 2 maggio 2011 venticinque uomini dei Navy Seals accerchiarono il bunker dove il terrorista viveva con la famiglia. Dopo aver sfondato il muro dell’edificio, i Navy Seals salirono rapidamente i piani alla ricerca del “bersaglio” grosso. Bin Laden era nascosto al terzo piano, con i famigliari. Seguì uno scontro a fuoco durato una decina di minuti, fino a quando il terrorista non venne ucciso con un colpo alla testa, sopra l’occhio sinistro. Con lui, morirono tre persone, tra cui un figlio, e una donna. Il corpo venne riconosciuto da una delle sue mogli, ma venne fatto anche il riconoscimento facciale.

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