California, alla manifestazione anti trivelle c’è anche Greta Thunberg. Gli organizzatori: «La nostra salute è a rischio»

Donald Trump ha annunciato nuove trivellazioni nello stato della West coast. Ma i residenti non ci stanno: «Servono zone sicure»

Greta Thunberg si unirà oggi alla protesta dei giovani attivisti di Los Angeles che punta a far uscire la California dall’attività di trivellazione petrolifera. La ragazza svedese di 16 anni, che ha accusato i leader internazionali di ignorare i pericoli del riscaldamento globale, sarà la relatrice principale al raduno organizzato dalla Youth Climate Strike Los Angeles.


L’adolescente, arrivata a New York dalla sua nativa Svezia in una barca a vela a emissioni zero, ha puntato i riflettori contro i leader mondiali in un discorso appassionato alle Nazioni Unite il 23 settembre, accusandoli di aver portato via la sua infanzia e di mettere in pericolo il suo futuro facendo promesse vuote sulla lotta al cambiamento climatico.

Ansa/Greta Thunberg, durante il discorso alle Nazioni unite, il 23 September 2019, EPA/JUSTIN LANE

La protesta degli attivisti californiani fa parte di uno sforzo per spingere lo Stato a interrompere l’estrazione di petrolio, specialmente in quartieri urbani densamente popolati come quelli che punteggiano Los Angeles e le città circostanti. L’obiettivo, dicono gli organizzatori, è di vedere la California, uno dei più grandi Stati produttori di petrolio degli Stati Uniti, uscire dal settore estrattivo per ridurre i cambiamenti climatici.

Ansa/Una piattaforma per le trivellazioni petrolifere nell’oceano Pacifico, vicino alla costa californiana. 4 gennaio 2018, EPA/EUGENE GARCIA

Una prospettiva che contrasta con quanto annunciato dal presidente americano Donald Trump all’inizio di ottobre. Il capo della Casa Bianca ha fatto sapere di volere sfruttare centinaia di migliaia di acri di terreno in California per la trivellazione di petrolio e gas. Il suo annuncio ha esacerbato i già incrinati rapporti tra lo stato californiano e Washington.

Gli attivisti contro le trivellazioni

Ansa/ Marcia per il clima a Los Angeles, 20 settembre 2019. EPA/DAVID MCNEW

«Il nostro obiettivo è quello di chiudere i pozzi di petrolio che circondano le comunità in cui le persone soffrono», ha detto il diciassettenne Kailynn Cruz, capo organizzatore della protesta che prevede una marcia dal Municipio all’ufficio del Los Angeles di Gavin Newsom. I manifestanti vogliono che la California, uno dei maggiori produttori di petrolio della Nazione, metta fine all’estrazione di petrolio.

Zone di sicurezza

Ansa/Jane Fonda durante la marcia per il clima a Los Angeles, 20 settembre 2019

Lo scorso 15 ottobre i cittadini di Los Angeles hanno chiesto al comitato per il clima e l’energia della città di emettere un’ordinanza per la creazione di una zona di sicurezza che eliminerà gradualmente i pozzi di petrolio attivi vicino alle case e alle scuole entro cinque anni. Ma secondo i funzionari locali, l’idea di vietare la trivellazione di petrolio e gas potrebbe avere implicazioni ad ampio raggio: ci sono più di 1.000 pozzi in città e più di 580.000 residenti che vivono entro un quarto di miglio di almeno uno dei pozzi. I residenti che hanno parlato al Comitato per l’energia, i cambiamenti climatici e la giustizia ambientale hanno dichiarato di essere stati colpiti da operazioni di perforazione nei loro quartieri e hanno chiesto alla città di attuare maggiori protezioni. Secondo gli organizzatori della protesta le trivellazioni hanno peggiorato la salute di molti quartieri, specialmente quelli a basso reddito come Wilmington e South Los Angeles che hanno sperimentano «tassi sproporzionatamente elevati di asma e di gravi epistassi, mal di testa, danni riproduttivi e mal di testa associati a un lungo elenco di sostanze chimiche tossiche utilizzate nell’estrazione del petrolio».

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