Grenfell Tower, la famiglia di una delle vittime italiane pronta a far causa al leader della Camera dei comuni

Rees-Mogg – figura eccentrica e divisiva i parlamento – si era «scusato profondamente» per le sue parole

I genitori di Marco Gottardi, uno dei due ragazzi italiani morti nell’incendio di Grenfell Tower il 14 giugno 2017, sarebbero pronti a far causa a Jacob Rees-Mogg, politico conservatore membro del gabinetto di Boris Johnson, per aver insinuato che le tragedia sarebbe stata causata in parte da una presunta mancanza di “buonsenso” da parte delle vittime.


A dare la notizia è il corrispondente a Londra de La Repubblica che su Twitter ha riportato quanto a lui dichiarato dalla famiglia di Marco Gottardi che ha definito «oltraggiosi» e «assurdi» i commenti di Rees-Mogg e «dannosi alla memoria di Marco e della sua fidanzata Gloria Trevisan».


L’incendio e il commento infelice di Rees-Mogg

I due ragazzi italiani hanno perso la vita insieme ad altre settanta persone nell’incendio che nel giugno del 2017 devastò un grattacielo di 24 piani nel quartiere di North Kensington a Londra.

Un rapporto redatto dalla commissione incaricata dall’ex premier Theresa May di investigare sull’accaduto aveva concluso che le responsabilità per l’incendio – partito da una scintilla di un frigorifero difettoso – era dovuto a una serie di fattori, principalmente i lavori di ristrutturazione della torre (in particolare il materiale altamente infiammabile utilizzato nei restauri) – e la lacune e mancanze nei servizi di soccorso.

I residenti della torre e la presunta inazione o errori commessi dalle vittime non venivano citati come un fattore che aveva contribuito alla tragedia. Rees-Mogg non sembra aver tenuto conto di questo quando ha dichiarato, durante un’intervista alla trasmissione radio LBC, che «le vittime avrebbero dovuto avere il buonsenso di scappare invece di rispettare l’ordine dei pompieri di rimanere nei propri appartamenti».

Rivolgendosi al conduttore radiofonico Nick Ferrari, Rees-Mogg ha aggiunto: «Credo che se fossimo stati presenti sul luogo sia io che te avremmo lasciato l’edificio in fiamme, indipendentemente dalle istruzioni dei pompieri. Mi sembra l’unica cosa di buonsenso da fare».

I commenti di Rees-Mogg – figura controversa a Westminster per le sue idee tradizionaliste, il suo purismo in chiave Brexit e i modi di fare aristocratici – hanno ricevuto diverse condanne tra cui quelle del noto rapper e artista prime Stormzy, fra i primi a chiedere le sue dimissioni. Rees-Mogg in seguito si è «scusato profondamente» per le sue parole.

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