Impeachment, conclusa la prima udienza pubblica. E Trump twitta: «Nuova truffa, stessa palude»

Per il presidente della commissione Intelligence Adam Schiff ci sarebbero ancora pezzi mancanti nell’inchiesta

Si è conclusa dopo cinque ore e mezzo la prima udienza pubblica dell’indagine di impeachment, la messa in stato di accusa del presidente americano Donald Trump.


Poco dopo l’inizio delle audizioni pubbliche dei testimoni chiamati a rispondere alle domande sul caso Ucraina, il presidente americano ha scelto di commentarle su Twitter, condividendo un post della Casa Bianca intitolato: «Nuova truffa, stessa palude».


La commissione intelligence della Camera, controllata dai democratici, ha respinto la mozione dei repubblicani per obbligare a testimoniare nella procedura di impeachment la ‘talpa” che ha dato avvio all’indagine denunciando la controversa telefonata di Donald Trump al presidente ucraino. La mozione è stata messa ai voti dopo la fine della prima
udienza pubblica del procedimento.

Le audizioni

La vicenda riguarda la richiesta di Donald Trump al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di indagare su Joe Biden, politico democratico candidato alle primarie per le elezioni del 2020. Secondo l’accusa il presidente americano avrebbe trattenuto degli aiuti militari promessi all’Ucraina.

Al termine dell’udienza pubblica, il presidente della commissione intelligence Adam Schiff ha definito «molto preoccupante» la vicenda su cui hanno deposto i primi due testimoni, evidenziando la cacciata dell’ambasciatrice Usa a Kiev dopo una campagna diffamatoria, la creazione di un canale politico irregolare da parte di Rudy Giuliani – l’avvocato personale di Trump – la subordinazione degli aiuti militari Usa a Kiev e di una visita alla Casa Bianca del presidente ucraino all’apertura da parte di quest’ultimo di indagini sui Biden, «in contrasto con gli interessi della sicurezza nazionale Usa».

«Ci sono ancora pezzi mancanti in questa inchiesta», aveva detto Schiff prima delle audizioni, aggiungendo che il presidente Trump «ha ordinato al dipartimento di Stato e alle altre agenzie di non fornire i documenti richiesti dalle commissioni. Ai testimoni è stato detto di non rispondere alle convocazioni e ha suggerito che quelli che lo faranno, verranno trattati come traditori e spie».

«Questo è un giorno molto significativo per il nostro Paese e la Camera onorerà i suoi doveri come custode della Costituzione», avrebbe detto – secondo la Cnn – la portavoce della Camera Nancy Pelosi ai membri delle commissioni in un incontro a porte chiuse prima dell’audizione.

I testimoni

Davanti alle commissioni si sono presentati l’ambasciatore ad interim in Ucraina, Bill Taylor, e il diplomatico George Kent. Venerdì toccherà a Marie Yovanovitch, ex ambasciatrice di Washington a Kiev.

L’ambasciatore ad interim Bill Taylor il quale, leggendo una testimonianza scritta, ha rivelato che l’ambasciatore Usa all’Unione europea Gordon Sondland avesse dichiarato a un membro del suo staff che «al presidente Trump interessava più l’indagine su Biden, per cui Giuliani stava facendo pressione» che qualsiasi altra questione inerente all’Ucraina.

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