Inchiesta Open, Renzi fa partire tre denunce contro Travaglio, l’Espresso e la Verità: «Credo nei magistrati e a loro mi rivolgo»

Il leader di Italia Viva annuncia

La controffensiva di Matteo Renzi prima che in Parlamento sbarca in tribunale. Il leader di Italia Viva ha comunicato su Facebook di aver firmato tre denunce penali dopo l’esplosione dell’inchiesta sulla fondazione Open e il caso del prestito rivelato da l’Espresso che gli ha permesso di comprare una villa del valore di 700 mila euro. Le denunce sono indirizzate al procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, lo stesso che porta avanti l’inchiesta sulla fondazione renziana e bersaglio con i colleghi fiorentini degli attacchi delle ultime ore dal fronte renziano: «Come vedete io credo nella giustizia – ha scritto Renzi – e nei magistrati di Firenze: a loro mi rivolgo, cittadino tra i cittadini, perché siano riconosciuti i miei diritti. Non attacco la magistratura ma contesto la trasformazione di Open in partito».


La prima denuncia riguarda il direttore de il Fatto quotidiano, Marco Travaglio, «per aver detto che il Governo Renzi ha “beneficiato il gruppo Toto nel 2017”. Non so di cosa parli Travaglio – dice Renzi – Ma so che il governo Renzi termina la propria esperienza nel 2016. Notizia falsa e diffamatoria, reato certo. Attendo che la procura di Firenze apra il procedimento per diffamazione contro il signor Travaglio nel quale mi costituirò parte civile». Le altre denunce riguardano invece il quotidiano la Verità e il settimanale l’Espresso indirizzate sia a Firenze che a Genova: «per rivelazione di segreto bancario o istruttorio».


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