Omicidio Luca Sacchi, il padre: «Princi lo conosco poco, niente ci aveva insospettito di lui» – Il video

Giovanni Princi è il pregiudicato – ora in arresto e in carcere – amico intimo di Luca, che ha curato la trattativa per la droga con i pusher di San Basilio

«Giovanni lo conosco poco e niente. Non è un amico di infanzia di Luca, si è aggiunto all’ultimo anno di liceo. Ed è stato solo una volta in vacanza con noi, l’estate scorsa, c’era anche Anastasia. Niente ci aveva insospettito di lui, non conoscevo il suo passato».


Sono queste le parole che il padre di Luca Sacchi spende – ai microfoni di Ansa – a proposito di Giovanni Princi, il pregiudicato – ora in arresto e in carcere – amico intimo di Luca, che ha curato la trattativa per la droga con i pusher di San Basilio.


Una trattativa per una compravendita di una partita importante di droga trasformatasi poi trasformatasi in rapina, sfociata in omicidio. Perché la somma contenuta nell’ormai famoso zainetto di Anastasia faceva gola ai suoi rapinatori: settantamila euro legati in due mazzette. Settantamila euro che dovevano servire a comprare 15 chili di droga.

Oltre alle 5 misure cautelari disposte oggi dal gip nei confronti di tutti i soggetti che hanno avuto un ruolo attivo in questa vicenda, per la 25enne ucraina, fidanzata della vittima, è stato disposto l’obbligo di firma. Sia Princi che Anastasia hanno – secondo gli inquirenti – un ruolo
primario nella trattativa per l’acquisto della droga.

«Ha agito con freddezza e professionalità – scrive il giudice per le indagini preliminari a proposito di Anastasia – nella gestione della trattativa dell’incarico affidatole di detenzione del denaro e di partecipazione
alla delicata fase dello scambio: ha avuto ruolo centrale». «È sorprendente – conclude il giudice – la sua chiusura ad ogni collaborazione con gli organi investigativi».

Fonte immagini: Ansa

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