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Fridays for Future, bloccano ingresso della COP 21 a Napoli. Scontri con la polizia – il video

02 Dicembre 2019 - 11:42 Redazione
Negli ultimi mesi sono aumentati gli episodi di disobbedienza civile tra gli attivisti del movimento. L'ultimo è avvenuto in occasione della conferenza sul Mediterraneo

La conferenza sulla protezione del Mar Mediterraneo ha avuto un inizio burrascoso a Napoli quando gli attivisti del movimento ambientalista Fridays For Future hanno bloccato l’ingresso di Castel dell’Ovo. I giovani ambientalisti sono stati rimossi dalle forze dell ordine con una manovra da loro denunciata come carica.

La carica della polizia

«Stamattina in presidio è stato dispiegato un dispositivo delle forze dell’ordine eccessivo», ha dichiarato una giovane attivista in un video postato sulla pagina Facebook del movimento. «Siamo stati respinti con forza dalla convention, siamo stati manganellati e spinti via dalla convention. Alcuni attivisti sono stati arrestati».

Negli altri video postati sempre sulla pagina Facebook locale del gruppo si vedono le forze dell’ordine caricare i giovani attivisti e allontanarli, tra le urla, dall’ingresso di Castel dell’Ovo. Sarebbero due i giovani “strikers” arrestati.

Le motivazioni dietro al blocco

«Non abbiamo nulla da ascoltare da questi signori, ancora una volta siamo di fronte a una passerella, i ministri dell’ambiente dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo saranno a Napoli a riempirsi la bocca di vuoti proclami. Per questo non abbiamo intenzione di stare a guardare e la Cop sarà bloccata e contestata in ogni modo».

Così gli organizzatori della protesta hanno motivato la decisione. Posizione ribadita in seguito nel post-denuncia su Facebook: «Siamo stanchi di sentire chiacchiere e vuoti proclami, che non siamo più disposti a compromessi, che invece di chiacchierare per quattro giorni di blue economy bisognerebbe mettere in campo soluzioni concrete contro le emissioni di Co2, contro le grandi aziende inquinanti, contro qualsiasi forma di devastazione ambientale».

I precedenti

Dovrebbe essere la prima volta che un attivista di Fridays for Future viene arrestato in Italia. A differenza dei primi mesi di vita del movimento – approdato in Italia nel novembre del 2018 – in cui si concentrava quasi esclusivamente sugli scioperi del venerdì e le manifestazioni, sono aumenti gli episodi di disobbedienza civile.

Il 29 novembre gli attivisti Fridays for Future di Taranto si sono uniti a cittadini e operai dell’ex Ilva fuori della portineria D dello stabilimento per tentare di bloccare gli operai. In precedenza, a inizio ottobre proprio gli attivisti di Napoli avevano occupato una raffineria nella periferia est di Napoli, il deposito Q8 di San Giovanni a Teduccio. «Non passeremo totalmente alla disobbedienza civile, lo lasceremo alle assemblee locali – aveva spiegato all’epoca un’attivista a Open – L’azione principale saranno sempre le manifestazioni».

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