L’Inter ha le occasioni, la Roma il gioco. Ma nessuno segna: a San Siro è 0-0

Domani il clou è Lazio-Juve: bianconeri a caccia del controsorpasso

A San Siro ci si aspettava qualcosa in più, alla voce gol ed emozioni. Ne esce, invece, uno 0-0 fin troppo tattico che lascia l’Inter con qualche occasione divorata e la Roma con la certezza di avere una corteccia durissima, anche quando gli infortuni arrivano in frotte. Con il pari del Meazza l’Inter va a +2 sulla Juve che, però, domani sera all’Olimpico contro la pericolosissima Lazio di Simone Inzaghi può tentare subito il controsorpasso in vetta. La Roma è quarta e sale a +1 sul Cagliari.


Io gioco, tu tiri

Il primo tempo, ancor più del secondo, è una specie di prova regina per quelli che ‘fare possesso palla non significa per forza essere pericolosi’. E infatti: la Roma, ridotta ai minimi termini dagli infortuni (perderà anche Santon, dentro Spinazzola), gioca molto meglio, soprattutto nella parte centrale del match, ma di fatto non fa neanche il solletico ad Handanovic; di contro l’Inter, che gioca molto su Lautaro e Lukaku, e molto poco sugli esterni, induce a smorfie di ogni tipo gli amanti dell’estetica ma costruisce tre palle gol nitidissime nei primi 45′. Laddove il ‘costruisce’ ingloba anche l’involontario tentativo di autodistruzione della Roma che con tre errori in uscita (Veretout, Perotti, Mirante) regala altrettante palle gol a Lukaku (bravo Mirante), Brozovic e Vecino. Ma lo 0-0 non si schioda.


La Roma regge anche se alla lunga Zaniolo falso nueve (buono il primo tempo, questo ragazzo ha qualità riconosciute e una fisicità già di rango europeo) finisce per non essere più un riferimento. Con Dzeko che entrerà solo negli ultimi 20 minuti (causa attacco influenzale), a inizio ripresa i giallorossi si schiacciano troppo sulla loro seconda linea e in un paio di circostanze soffrono gli inserimenti di Borja Valero e Vecino (sull’uruguaiano è super Mirante, a sua volta sostituto di Pau Lopez): i due interni dell’Inter non avranno la verve di Barella e Sensi, ma sanno come entrare, e con che tempi, dietro alle linee avversarie.

Il risultato non cambierà più anche perché Lautaro Martinez, spesso moltiplicatore di pani e pesci sotto porta, stasera non ha i superpoteri (e cicca a due passi dalla porta al 90′ e dintorni). L’Inter frena, la Roma si conferma tostissima anche con l’organico decimato.

Nerazzurri e giallorossi tornano ora a pensare all’Europa; in particolare i nerazzurri, che martedì ospiteranno il Barcellona e si giocheranno il tutto per tutto per centrare la qualificazione agli Ottavi di Champions League.

Foto di copertina Ansa