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La marcia per Segre a Milano, la senatrice: «Lasciamo l’odio agli anonimi da tastiera». E ai 600 sindaci: «Abbracciamoci in una catena umana» – I video

10 Dicembre 2019 - 19:20 Redazione
«Stasera in questa piazza non c’è indifferenza ma un’atmosfera di festa: cancelliamo tutti insieme le parole d’odio e indifferenza e abbracciamoci in una catena umana di empatia che ci faccia uomini e donne giusti e forti»

È partita poco dopo le 18, a Milano, la marcia per Liliana Segre, organizzata dal Comune di Milano, dall’associazione nazionale Comuni italiani (ANCI), dalle autonomie locali italiane (ALI) e dall’unione Province italiane (UPI). Seicento i sindaci, tutti con fasce tricolore ma senza simboli di partito, che stanno “scortando” la senatrice a vita dicendo no all’odio.

La marcia a Milano | Foto di Open

Un corteo cominciato in piazza Mercanti e che proseguirà in piazza Duomo passando per la galleria Vittorio Emanuele II fermandosi, infine, in piazza della Scala. Qui l’intervento della senatrice Liliana Segre.

«Penso sia giusto che prenda la parola solo lei a conclusione della marcia perché la politica porterà la sua testimonianza e la voglia di essere la scorta della senatrice, aspettiamo le sue parole», ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala.

Il sindaco di Milano Beppe Sala | Foto di Open

Un modo per dimostrare vicinanza a una donna, sopravvissuta al campo di sterminio nazista di Auschwitz e recentemente oggetto di minacce antisemite, che le sono costate la scorta.

Bella ciao

La canzone partigiana Bella ciao è stata intonata dai cittadini sotto la Galleria Vittorio Emanuele quando la marcia dei sindaci ha incontrato la senatrice a vita Liliana Segre. Poi un lungo applauso.

I sindaci che partecipano

Ad aderire alla manifestazione anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, la sindaca di Torino Chiara Appendino, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Da Bergamo presente Giorgio Gori, da Firenze Dario Nardella, da Bologna Virginio Merola e da Ancona Valeria Mancinelli.

La manifestazione | Foto di Open

C’è pure il centro-destra: da Cagliari Paolo Truzzu, da Imperia Claudio Scajola, da Treviso Mario Conte oltre al responsabile degli enti locali del Carroccio Stefano Locatelli. Infine avrebbe annunciato la sua presenza Roberto Di Stefano, il sindaco di Sesto San Giovanni che ha rifiutato la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.

Il discorso di Segre

«C’è una grande musica in questa piazza, il tempio della musica è all’aperto. Noi tutti siamo qui a parlare di amore, lasciamo l’odio agli anonimi della tastiera». Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre durante il suo intervento alla marcia organizzata in solidarietà nei suoi confronti. Ha ringraziato, il sindaco Giuseppe Sala, il sindaco Matteo Ricci e il presidente dell’Anci Antonio Decaro, «e grazie a tutti i forse mille sindaci che hanno voluto esser qui per rappresentare un sentimento civico che è condiviso da amministrazioni unite in questa alleanza trasversale».

«Voi sindaci, con la vostra carica, avete una missione molto difficile e apprezzo molto che abbiate voluto lasciare per qualche ora i vostri compiti per questa stupenda occasione: il vostro impegno può essere decisivo per la memoria». Così la senatrice a vita Liliana Segre si è rivolta ai sindaci durante il suo discorso ai primi cittadini radunati in piazza della Scala dopo la marcia.

«Nell’Italia degli 8mila Comuni c’è un giacimento straordinario di storia che può essere tramandata alla comunità. Una storia che resta relegata a musei, istituti, vie, pietre di inciampo. Sta alla sensibilità delle amministrazioni comunali fare in modo che questo giacimento non venga abbandonato», ha esortato la senatrice a vita. «Fare sì che quelle fredde lastre di pietra dei trasformino in occasioni antiretoriche per rinnovare un patto tra generazioni», ha concluso.

«Stasera in questa piazza non c’è indifferenza ma un’atmosfera di festa: cancelliamo tutti insieme le parole d’odio e indifferenza e abbracciamoci in una catena umana di empatia che ci faccia uomini e donne giusti e forti. Esseri umani liberi nelle loro scelte di vita». Questa l’esortazione della senatrice a vita, Liliana Segre, ai sindaci e ai cittadini radunati in piazza della Scala dopo la marcia partita da piazza Mercanti.

«Da madre oggi guardo negli occhi questi meravigliosi figli con la fascia tricolore e tutti i semplici straordinari cittadini che sono venuti qui a testimoniare e per gridare ‘basta odio, parliamo d’amore», ha concluso la senatrice.

Foto di Cristin Cappelletti

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