Congresso a Milano, Borghezio difende il Senatùr: «La Lega non rinnega Bossi, il suo capo storico» – Il video

Il nuovo statuto, «impostato su basi regionali apre un’autostrada di ripresa della nostra proposta federalista e suscita entusiasmo in molti italiani, non solo del Nord», dice l’ex europarlamentare

Nuova e vecchia Lega? «Lo straordinario applauso con cui il congresso ha voluto salutare Umberto Bossi rassicura me e tutti coloro che come me pensano che sia il simbolo di ideali e di una storia che non finisce certo oggi. La Lega non rinnega il suo capo storico». Parola di Mario Borghezio, ex europarlamentare leghista, in un’intervista oggi a Open nel corso del congresso per il nuovo statuto del partito a Milano. Lo stesso Bossi, dal palco, aveva detto – a Matteo Salvini? – con linguaggio come sempre diretto: «Col ca**o che oggi si celebra il funerale della Lega». Il nuovo statuto, «impostato su basi regionali apre un’autostrada di ripresa della nostra proposta federalista e suscita entusiasmo in molti italiani, non solo del Nord», dice Borghezio. E i padani? «Oggi si guarda con simpatia alla libertà rivendicata per esempio da catalani e scozzesi. Quella per i padani è una battaglia per la libertà di una realtà imprescindibile del nostro Paese».


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