«A Natale vi auguro…la dissenteria»: l’augurio dell’avvocata ai cancellieri scatena la polemica

«Vi auguro di non poter mangiare nemmeno un singolo struffolo. Auguro blocchi delle progressioni in carriera, condotte antisindacali e prepensionamenti a raffica» si legge sul post pubblicato dall’avvocata

Sta facendo discutere il post Facebook di un’avvocata penalista del Foro di Napoli che ha augurato «una dissenteria natalizia» a tutti i cancellieri che ieri, 23 dicembre, «hanno inviato a profusione Pec da cui iniziano a decorrere termini perentori». Il riferimento è alle email di posta certificata con cui le cancellerie notificano agli avvocati e alle parti coinvolte in un procedimento, atti, provvedimenti e ordinanze dei magistrati, come ad esempio il giorno in cui viene fissata un’udienza, un interrogatorio o i giudizi immediati.


«Vi auguro di non poter mangiare nemmeno un singolo struffolo. Auguro blocchi delle progressioni in carriera, condotte antisindacali e prepensionamenti a raffica» si legge nel post pubblicato dall’avvocata. Un attacco che voleva essere ironico, ma che non è passato inosservato e per il quale si registra già l’indignazione del personale della giustizia. A replicare al post è Mariacristina Marcone, presidente dell’Associazione dipendenti giudiziari italiani. «Ogni giorno negli uffici giudiziari si compie un vero “miracolo”, mentre chi è coinvolto in varie forme nel sistema giudiziario non comprende la critica situazione e i mille adempimenti di certificazione, esecutività e di notifica che si attuano ogni giorno a cura dello stesso, invero si pretende qualità e velocità lavorativa e si presuppone anche di scandirne i tempi», scrive la presidente, come riporta l’agenzia di stampa Agi.


Da tempo, ormai, sindacati e associazioni di dipendenti della giustizia denunciano le carenze di organico. «Il personale giudiziario cerca di gestire al meglio i tempi, ma accade che qualche avvocato si lamenti o si sia lamentato ultimamente per le numerose Pec di notifica  con termini perentori inviate prima di Natale. ​Purtroppo come tutti sanno, la cronica mancanza di personale negli uffici giudiziari produce a volte lavori a singhiozzo», ha concluso Mariacristina Marcone.

La replica dell’avvocato

«Molti cancellieri, “vittime” del mio augurio natalizio, si sono sentiti punti nel vivo, offesi, lacerati dal mio scherzoso augurio. Sbagliando, perché allo scherzo si risponde con lo scherzo e non con le minacce di ritorsioni, nella specie di esposti disciplinari. Non mi rimangio l’augurio per vari ordini di ragioni. Per prima cosa, perché si trattava di uno scherzo. In secondo luogo, perché sinceramente le doglianze (fondate) dei cancellieri oberati di lavoro e di carenza di personale non andrebbero rivolte a me, ma al ministero da cui dipendono, che da anni e anni lascia il sistema giustizia in condizioni di vero e proprio abbandono, che si pensa di risolvere con mosse propagandistiche e risibili. Il sindacato forense cui appartengo, MGA, da anni chiede di incrociare le lotte per il sistema giustizia con gli operatori giudiziari. I cancellieri dunque, si sollevino in massa, invece di pensare ad una povera avvocata qualunque per cui non esistono natali, malattie, gravidanze a rischio e feste comandate».

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