Una notizia buona e una cattiva arriva dal cuore di Parigi questo 25 dicembre. La cifra delle donazioni per la ricostruzione di Notre-Dame ha raggiunto i 320 milioni di euro, grazie alla generosità tanto delle multinazionali quanto dei comuni cittadini. La notizia triste per i parigini, invece, è che quest’anno non si è potuta celebrare la messa di Natale nella cattedrale più famosa della Francia: non accadeva da 216 anni.
L’ultima volta che la nascita di Gesù non si è onorata nella chiesa in Francia governava Napoleone, nel lontano 1803. L’annuncio che anche nel 2019 sarebbe stata interrotta la consuetudine di molti parigini di vivere il rito, a mezzanotte, nel Patrimonio mondiale dell’umanità, è arrivata dall’ufficio stampa della cattedrale del XII secolo. «La messa di Natale sarà celebrata dal presbitero Patrick Chauvet nella vicina chiesa di Saint-Germain l’Auxerrois».
Persino durante i tumultuosi anni dell’invasione nazista, dal 1940 al 1944, Notre-Dame è stata l’emblema del Natale parigino. I lavori di restauro saranno lunghi e complicati. Il presidente Emmanuel Macron ha promesso che la ricostruzione sarebbe finita entro cinque anni, ma le fiamme, il crollo del tetto e della guglia, lo scorso 15 aprile, hanno reso molto precaria l’intera struttura che domina la parte orientale dell’Île de la Cité parigina.
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