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Parità di genere, tra i neolaureati italiani guadagnano di più gli uomini o le donne?

31 Dicembre 2019 - 18:48 Redazione
Secondo i dati raccolti da AlmaLaurea le donne guadagnano in media trecento euro in meno degli uomini tre anni dopo la laurea

Si avvicina la fine dell’anno ed è il momento di fare qualche bilancio. Questa volta su un tema che riguarda da vicino i giovani che si affacciano sul mondo del lavoro in Italia per la prima volta. Un tema, quello della (mancata) parità salariale, che è sempre più al centro del dibattito pubblico ma che non è ancora stato affrontato con risolutezza, come dimostrano i dati di AlmaLaurea per il 2018.

Alma Laurea / Dati 2018

Medicina e scienze

Tra i neo-laureati in medicina, con un età media di 26 anni, la differenza salariale tra uomini e donne è di circa 150 euro mensili: 1.456 per gli uomini contro i circa 1.298 euro guadagnati dalle donne. Questo nonostante le donne siano più brave a trovare lavoro (61,5%, circa due punti percentuali in più rispetto agli uomini).

Non è vero per tutte le materie scientifiche, dove gli uomini tendono ad avere leggermente più successo nel trovare lavoro (ancora una volta, la differenza è di due punti percentuali) ma dove le donne comunque guadagnano in media, a parità di titolo universitario, circa duecento cinquanta euro in meno al mese.

Ingegneria ed economia

La differenza nel tasso occupazionale sale e +6 punti percentuali per i laureati in ingegneria (45,5% per gli uomini contro 39,2% per le donne). Rimane alta la differenza nella retribuzione mensile netta: 1.296 euro per gli uomini contro 1.052 euro per le donne.

Lo stesso vale – anche se in misura minore – per i neo-laureati in economia e in statistica dove al netto di un tasso occupazionale molto simile (50,9% contro 49,1%), le donne guadagnano circa 140 euro in meno rispetto agli uomini (1.260 contro 1.141 euro guadagnati dalle donne).

Lingue e letteratura

Neppure per i neolaureati in lingue e letteratura, corsi di laurea pa maggioranza femminile, sempre secondo i dati di AlmaLaurea, dove sono per giunta più le donne ad ottenere un posto di lavoro dopo la laurea rispetto agli uomini, è stato abbattuto il muro della disparità salariale.

Benché tra i neo-laureati in lingue a un anno dalla laurea lavori circa il 43% delle donne contro il 41% degli uomini, le prime percepiscono uno stipendio mensile inferiore di circa 150 euro al mese. Lo stesso vale per i laureati in lettere dove, a fronte di un tasso di occupazione leggermente più alto (circa 2%), le donne (circa 2%) guadagnano in media 796 euro al mese contro i 968 euro guadagnati dagli uomini.

Foto di copertina: Christina @ wocintechchat.com on Unsplash

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