Raid Usa, premier iracheno: «Soleimani era a Baghdad per trattare con l’Arabia Saudita»

La trattativa era finalizzata ad allentare le tensioni tra i due Paesi attraverso la mediazione irachena

Quando è stato raggiunto dai missili Usa, Qassem Soleimani si trovava a Baghdad per condurre una trattativa riservata con l’Arabia Saudita per conto dell’Iran.


Lo ha rivelato il premier iracheno Adil Abdul-Mahdi alla National Iraqi News Agency. Soleimani sarebbe volato a Baghdad con un messaggio del suo governo in risposta a un altro proveniente da Riad, nel corso di un negoziato diplomatico finalizzato ad allentare le tensioni tra i due Paesi attraverso la mediazione irachena.


Il raid in cui è rimasto ucciso il leggendario generale iraniano ha avuto come conseguenza quella di intensificare le tensioni in Medio Oriente. Teheran ha subito minacciato ritorsioni verso gli Usa e i suoi alleati tra cui Israele e Arabia Saudita.

«Le famiglie dei soldati statunitensi di stanza in Medio Oriente dovrebbero aspettarsi la morte dei loro figli», ha detto la figlia di Soleimani durante i funerali nella capitale iraniana.

«Se gli Stati Uniti non ritirano le forze dalla regione, affronteranno un altro Vietnam», ha detto invece Ali Akbar Velayati, consigliere del leader iraniano Ali Khamenei.

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