Bologna, 19 gennaio: il video-racconto della piazza delle Sardine

C’è chi parla di 40 mila persone accorse in piazza VIII agosto per la manifestazione, durata sette ore: da tutta Italia, di tutti i colori e di tutte le età, ecco cosa è successo durante il «Bentornati in mare aperto»

Da Bologna a Bologna, nel giro di due mesi: ci hanno messo poco tempo le Sardine a diventare un movimento nazionale, trasversale, conosciuto e ammirato anche oltreoceano. Poco tempo, ma tanto impegno corale. Cosa cambierà dopo il 26 gennaio, il giorno delle elezioni in Emilia-Romagna? «Forse riusciremo a riposarci», rispondono Mattia, Andrea, Roberto, Giulia e tutti i volontari che hanno permesso la realizzazione di questo evento.


Il 26 gennaio è una data fondamentale: il gruppo originario delle Sardine si è formato per opporsi all’avanzata del centrodestra nella propria regione. Una vittoria della candidata della Lega potrebbe essere letta come una sconfitta del centrosinistra, ma anche delle Sardine. «Guardate quanta energia si è liberata – afferma invece Mattia Santori a Open -. Solo tre mesi fa era impensabile riempire così le piazze italiane. Noi abbiamo già vinto».


Musica, monologhi ed esperienze raccontate dal palco hanno animato una manifestazione durata sette ore, dalle 15 alle 22. Le apparizioni sui maxi schermi del direttore d’orchestra Ezio Bosso e del cantautore Francesco Guccini hanno impreziosito la line-up, già ricca di musicisti, attori, giornalisti.

L’evento del 19 gennaio ha rilanciato le Sardine, che dopo la manifestazione di piazza San Giovanni a Roma del 14 dicembre si erano concentrate sui territori, in una dimensione nazionale. Inizia ufficialmente la fase tre, nella quale «bisogna darsi una struttura e un’organizzazione ben definita – ha detto Santori -, per continuare a crescere come movimento e accogliere più persone possibili».

Riprese e montaggio di Felice Florio

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