Piacenza, due ladri di 66 anni dietro al furto del quadro di Klimt? La lettera: «Restituirlo è il nostro regalo alla città»

L’opera – Ritratto di signora (1916-1917) – era stata ritrovata lo scorso dicembre dal personale di manutenzione. Erano passati vent’anni dalla data del furto

«Noi siamo gli autori del furto del Ritratto di Signora di Klimt e abbiamo fatto un regalo alla città restituendo la tela: vera o falsa che sia». Un messaggio, racchiuso in una lettera scritta a mano e recapitata al quotidiano piacentino La Libertà, aggiunge un altro, forse definitivo, tassello alla vicenda del furto dell’opera dell’artista viennese.


Dietro alla lettera, scrive il quotidiano, ci sarebbe un sessantenne piacentino che oltre vent’anni fa, nel 1997, sarebbe stato a capo di una squadra di ladri responsabili di una serie di furti a Piacenza e in provincia. Un colpo messo a segno con l’aiuto di un altro uomo, anche lui di 66 anni.


Scagionati i giardinieri

La tela era stata ritrovata lo scorso 10 dicembre in un sacco nero nascosto nell’intercapedine di un muro esterno dello stesso museo da dove era stata rubata – la Galleria Oddi Ricci – nel febbraio del 1997.

A ritrovarla un giardiniere, scagionato però da qualsiasi accusa da uno dei due responsabili del furto nella sua lettera: «Non ho previsto l’intervento del giardiniere che però ci ha solo anticipato di poco».

La restituzione dell’opera e la confessione

A spingere i due sessantenni a confessare sarebbe stata un’imminente sentenza della Cassazione, arrivata venerdì, per un’altra storia di furti. Un tentativo, evidentemente, di sperare nella clemenza dei giudici, che però è servito a poco: per i due è stata confermata la condanna in Appello a sette anni e a quattro anni e otto mesi per una serie di furti commessi tra il 2013 e il 2014 (47 colpi in tutto).

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