Inter, ci pensa super Barella: Fiorentina ko 2-1. Ora c’è il Napoli

Caceres aveva ripreso Candreva. Delineato il quadro delle semifinali di Coppa Italia

Inter-Napoli e Juve-Milan, con gare di andata e ritorno. Si è completato stasera il quadro delle qualificate per le semifinali di Coppa Italia. L’Inter ha strappato il pass battendo a San Siro 2-1 la Fiorentina. Decisivo un eurogol di Barella nella ripresa (66′) dopo le reti di Candreva (44′) e Cáceres (60′). Esordio nell’Inter a gara in corso per Eriksen e Moses.


Attacco pesante, ma inceppato

La Fiorentina di Iachini è organizzata, all’inizio anche pericolosa con un diagonale di Lirola che spaventa di brutto San Siro. Poi la Viola, schierata con il duo Vlahovic-Chiesa davanti, non punge più di tanto, ma neanche soffre. L’Inter di Conte, disegnata col 3-4-1-2, ha molto potenziale offensivo (c’è Sanchez dietro alla coppia Lautaro-Lukaku), ma pochissimo gioco fraseggiato e una scarsa produzione offensiva.


Il risultato è che arrivano solo un paio di tiri telefonati di Barella e Vecino dalle parti di Terracciano. L’assenza dell’infortunato Brozovic si fa sentire nella fase di trasmissione della palla. Barella è il migliore in mezzo al campo, ma non è un play, e spesso deve salire Bastoni da dietro per dare una mano nella gestione del possesso.

Sanchez, di suo, non trova la posizione tra le linee. Conte, però, insiste con il 3-4-1-2 per almeno due motivi: deve sopperire all’assenza di Brozovic (Borja Valero è valido, ma l’autonomia non lunga) e, tra l’altro, sviluppare un sistema che possa agevolare il progressivo inserimento di Eriksen (partito dalla panchina) nel ruolo di mezzala o trequartista.

L’Inter non sfonda, ma trova il jolly al 44′ quando un pasticcio della difesa Viola (Cáceres scivola, Ceccherini fa un assist involotario) spalanca le porte del gol ad Antonio Candreva.

Botta e risposta

L’avvio della ripresa sembra il preludio ad una partita chiusa perché la Fiorentina, che mette dentro anche Cutrone passando al 3-4-3, è ancora scossa e l’Inter ha almeno un paio di occasioni per assestare il colpo definitivo. Sanchez (diagonale) e Vecino (di testa, super parata di Terracciano) vanno a un centimetro dal 2-0, ma il calcio è materia imprevedibile che non vive d’inerzia.

La Fiorentina, sull’orlo della capitolazione, si risolleva sugli sviluppi di un angolo. Lautaro Martinez marca da difensore che non è Caceres , che di testa fa 1-1 (60′). Vlahovic avrebbe subito dopo l’occasione per firmare il clamoroso ribaltone, ma sceglie un pallonetto sul quale Handanovic fa sfoggio di esperienza e senso della posizione. Tentativo di uncinetto mal riuscito, mentre di là Barella fa cadere San Siro. E’ il 66′ quando l’ex Cagliari colpisce di controbalzo, col destro, da fuori. E’ una meraviglia, con Eriksen portafortuna: il danese, che agisce da mezzala, era appena entrato al posto di Sanchez.

Ci sarà spazio anche per un altro volto nuovo, Moses, che subentra a Candreva. Non ci saranno, invece, altre sorprese. L’Inter controlla, la Fiorentina non produce minacce. In semifinale va la squadra di Antonio Conte.

Foto di copertina Ansa

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