Coronavirus, terzo caso sospetto in Puglia: è una 43enne tornata da Wuhan

Nel pomeriggio si è presentata all’ospedale Vito Fazzi di Lecce con febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Scattato il protocollo di sicurezza

C’è un terzo caso sospetto di Coronavirus in Puglia. Si tratta di una donna di 43 anni, residente a Ruffano, in Salento. A confermarlo è il capo dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. La donna è rientrata lo scorso 18 gennaio da Wuhan, in Cina.


Nel pomeriggio di oggi, 31 gennaio, si è presentata all’ospedale Vito Fazzi di Lecce con febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Scattato il protocollo di sicurezza, la donna è stata portata a bordo di un’ambulanza al Policlinico di Bari dove è stata messa in isolamento.


A Teramo

Il protocollo di sorveglianza sanitaria per sospetta infezione da coronavirus è scattato anche nei confronti di due cittadini cinesi che nel primo pomeriggio di oggi si sono presentati, riferendo sintomi influenzali, al pronto soccorso dell’Ospedale di Sant’Omero, mostrando sintomi influenzali. I due, residenti in Val Vibrata, rientravano da un periodo trascorso in Cina per partecipare al Capodanno cinese.

Immediatamente è scattato l’isolamento del pronto soccorso, chiudendolo all’accesso degli altri pazienti, e deviando il transito dei pazienti in emergenza presso gli altri presidi ospedalieri del territorio. L’attività del pronto soccorso di Sant’Omero è tornata regolare solo nel tardo pomeriggio dopo che è stato organizzato il trasferimento dei due pazienti sospetti al reparto malattie infettive dell’ospedale Mazzini di Teramo, dove i due cittadini cinesi sono attualmente in osservazione.

Adesso si attende l’esito dei test previsti in questi casi. Campioni biologici prelevati ai due cittadini cinesi saranno inviati in serata a Roma, presso l’Istituto Spallanzani che effettuerà i test previsti per stabilire l’eventuale presenza di coronavirus.

Foto in copertina di repertorio

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