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Coronavirus, terzo bollettino dallo Spallanzani: negativo il nuovo paziente. Stabili i due turisti cinesi

03 Febbraio 2020 - 15:02 Redazione
Un paziente straniero è stato ricoverato nella tarda serata di ieri, 2 febbraio

Restano stazionarie le condizioni di salute della coppia di turisti cinesi infettati dal Coronavirus e ricoverati all’istituto Spallanzani di Roma. Sono gravi invece le condizioni di un paziente straniero, arrivato nella tarda serata di ieri allo Spallanzani e che attualmente si trova in rianimazione.

Due ore dopo la diffusione del terzo bollettino medico, la direzione dello Spallanzani ha comunicato all’assessorato regionale che «il paziente straniero ricoverato nella serata di ieri è risultato negativo al test del nuovo coronavirus». Il turista irlandese era a bordo di una nave da crociera quando si è sentito male. Secondo quanto si è appreso, l’uomo era tra i passeggeri della nave attraccata ieri al porto di Civitavecchia ed è stato prima portato dal 118 all’ospedale di Civitavecchia per una sospetta polmonite. Poi, nella tarda serata, a scopo precauzionale è stato deciso di trasferirlo allo Spallanzani

Allo Spallanzani sono ricoverati 19 pazienti «e sono tutti sotto osservazione», riporta l’ultimo bollettino medico. A loro si aggiunge la comitiva di 20 persone che viaggiava con la coppia di turisti cinesi positiva al coronavirus: «Dei 19, 2 sono appunto i coniugi; 1 è lo straniero arrivato ieri sera in condizioni “compromesse”. Riguardo invece ai 20 della comitiva, essi sono “ancora sotto osservazione”. Le loro condizioni di salute sono buone e resteranno in quarantena fino al termine del periodo previsto dalle procedure».

Sono invece già stati dimessi 20 pazienti dopo il risultato negativo dei test per la ricerca del nuovo coronavirus. Tra questi ci sono l’uomo di nazionalità rumena e la donna di nazionalità cinese residente a Frosinone.

Gli italiani da Wuhan

Gli italiani rientrati da Wuhan questa mattina «per il momento stanno tutti bene – ha detto il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Stefano Verrecchia – devono ancora terminare i controlli sanitari e avranno tutta l’assistenza necessaria ma per il momento non ci sono problemi. In queste settimane in Cina, gli italiani «hanno avuto molta pressione- ha aggiunto- ma mi pare che non siano provati. C’è solo la stanchezza del viaggio».

A bordo dell’aereo c’erano anche sei bambini, mentre la persona rimasta in Cina perché ha accusato febbre «si trova in ospedale – ha detto Verrecchia – con l’assistenza del personale dell’ambasciata italiana». Il capo dell’Unità di crisi della Farnesina ha poi ribadito che tra gli italiani che erano a Wuhan una ventina hanno scelto di rimanere in città. «Organizzare il rientro è stato un lavoro molto complesso – ha concluso Verrecchia- ma tutto è andato come da programma».+

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