Cori razzisti durante Sampdoria-Napoli, tifosi blucerchiati intonano: «Vesuvio, lavali col fuoco»

Nonostante gli evidenti insulti di discriminazione territoriale provenienti dagli spalti, l’arbitro non ha sospeso il match

Ci risiamo. La Serie A si macchia ancora una volta di un episodio di razzismo: succede durante il match di lunedì 3 febbraio a Genova tra Sampdoria e Napoli. Dalla gradinata Sud dello stadio Luigi Ferraris, quella occupata dai tifosi di casa, sono partiti i cori inneggianti al “colera” e al “Vesuvio”. I cori si sono concentrati soprattutto nel secondo tempo della partita, ma il direttore di gara non è intervenuto e la partita non è stata sospesa. Finisce 4 a 2 per i partenopei, ma le polemiche legate agli episodi di razzismo faranno parlare più a lungo del risultato.


«I cori? Mi dispiace tantissimo, tanto più che sono molto legato a Napoli. Noi siamo bravi e, ripeto, mi dispiace. Chiedo scusa a tutti i tifosi napoletani, evidentemente i nostri tifosi erano arrabbiati con l’arbitro e si sono sfogati con cori che non c’entrano niente», ha commentato a fine gara l’allenatore della Sampdoria, Claudio Ranieri. Enrico Varriale, vicedirettore di Rai Sport, ha definito vergognosi i cori dei doriani: «Terza vittoria consecutiva e 3 punti d’oro per il Napoli che vince una gara intensa in cui mostra qualità e voglia di soffrire contro la Sampdoria mai doma, rimessa in partita da un grande Quagliarella. Vergognosi i cori razzisti di Marassi».


Anche negli studi di Sky Sport i commentatori hanno mostrato un certo disappunto per una circostanza che continua a ripetersi negli stadi italiani. «Dobbiamo dire che sono stati inaccettabili ed insopportabili i cori contro Napoli, Insigne e Gattuso», ha dichiarato Paolo Condò.

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