Sea Watch, la pm chiede una proroga per le indagini su Carola Rackete

La capitana della Sea Watch3 aveva violato l’Alt della Guardia costiera per portare a riva i migranti a bordo dell’ong

La pm di Agrigento, Gloria Andreoli, ha chiesto al gip una proroga di 6 mesi per le indagini su Carola Rackete, L’inchiesta è quella legata all’arresto della comandante di Sea Watch 3 e ad alcuni episodi precedenti – quello del 12 giugno, in particolare, quando Rackete avrebbe violato i primi alt della finanza che le vietò di avvicinarsi alle acque territoriali italiane.


Le indagini, comunque, non sono legate all’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per la quale, secondo fonti vicine alla procura, sarebbe orientata a chiedere l’archiviazione. «La complessità della vicenda e i comprensibili ritardi della polizia giudiziaria rendono necessaria la proroga delle indagini», ha motivato Andreoli.


L’attivista tedesca è indagata per tre ipotesi di resistenza a pubblico ufficiale, commesse fra il 12 e il 29 giugno, giorno dell’arresto, danneggiamento e tre ipotesi di resistenza o violenza a nave da guerra.

I difensori di Carola, gli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, entro cinque giorni dalla notifica del provvedimento dell’ufficio diretto da Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella, potranno presentare memorie per opporsi alla prosecuzione delle indagini. A decidere sarà il gip Alessandra Vella la cui ordinanza di mancata convalida dell’arresto nei giorni scorsi è stata ritenuta corretta dalla Cassazione che ha respinto il ricorso della procura.

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