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Un asteroide passerà “vicino” alla Terra il 29 aprile. Ecco perché non dobbiamo preoccuparcene

08 Aprile 2020 - 17:10 Olga Bibus
La Nasa ha spiegato che non c'è nulla di cui preoccuparsi. Ma è comunque un fenomeno astronomico molto interessante. Tutto quello che c'è da sapere su OR2

Non faremo in tempo ad abbassare lo sguardo dalla Superluna – che sarà visibile proprio in queste ore, fino ad oggi 8 aprile – che subito dovremo tornare con gli occhi all’insù alla ricerca dell’asteroide che il prossimo 29 aprile dovrebbe passare “molto vicino” alla Terra. Così vicino che nei giorni scorsi qualcuno ha persino lanciato l’allarme, dopo che alcune pubblicazioni hanno definito l’asteroide «potenzialmente pericoloso». La Nasa è intervenuta sui social per smentire, affermando che l’asteroide in questione, l’OR2 del 1998, passerà «in modo sicuro» a una distanza di 6.2 milioni di chilometri dalla Terra.

A far scatenare l’allarme sono state le classificazioni Neo e Pha, che si riferiscono rispettivamente a «oggetti vicini alla Terra» e «potenzialmente pericolosi». Secondo quanto riporta però la giornalista Federica Vitale su FocusTech, che cita una definizione dell’unione astronomica italiana, «tutti gli oggetti che si avvicinano alla Terra a meno di 7,5 milioni di chilometri e che possono potenzialmente causare danni regionali significativi in caso di impatto devono essere classificati come Pha».

L’asteroide OR2 del 1998 ha un diametro compreso tra i 1,5 e 4 chilometri. Se sfiorasse davvero la Terra «renderebbe difficoltoso il sopravvivere della vita sul nostro Pianeta», come dice lo studioso di fisica Stefano Piccin su AstroSpace.it. Ma questo non accadrà perché passerà a una distanza, relativamente “vicina”, ma comunque grande circa 17 volte quella tra Luna e Terra. L’orbita dell’asteroide è ben determinata, a provarlo il fatto che l’asteroide in questione, come specifica Vitale, non ha nemmeno una valutazione del rischio, che viene effettuata in base a delle scale in caso di possibile impatto con la Terra. Dunque «Andiamo avanti!», parola della Nasa.

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