Luca Parmitano è tornato sulla Terra: i tweet che raccontato la sua missione nello spazio

Passeggiate spaziali, esperimenti e quel continuo pensiero alla sua Italia e al cambiamento climatico

Sono passati 201 giorni da quando il 20 luglio Luca Parmitano è partito verso la Stazione spaziale internazionale a bordo di una navicella Soyuz. Ora, dopo quasi 7 mesi nello spazio il comandante italiano è tornato con i piedi a Terra insieme agli astronauti Aleksandr Skvortsov e Christina Koch. Parmitano è rientrato sul pianeta terra atterrando nelle steppe del Kazakistan.


Il bilancio della sua missione è estremamente positivo. Tra passeggiate fuori la Iss e splendidi scatti dell’Italia e non solo da lassù, Astroluca ha portato a termine tutti i compiti che gli sono stati affidati.


Compresi due record: è il primo astronauta italiano e il terzo europeo a ricoprire l’incarico di comandante dell’Iss, ed è l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea che ha trascorso più tempo fuori dalla Stazione spaziale internazionale.

Lo scopo principale della sua partenza era la missione Beyond dell’Agenzia spaziale europea, che prevedeva diversi compiti. Nei suoi 201 giorni sulla Iss, l’astronauta ha eseguito oltre 50 esperimenti europei, tra cui Analog-1, nel quale Parmitano aveva il compito di guidare e comandare direttamente dall’orbita un rover sulla Terra, per dimostrare appunto come gli equipaggi in orbita possano guidare robot per le future missioni sulla Luna e su Marte.  

Oltre alle conquiste scientifiche Parmitano è stato per mesi un monito sugli effetti del cambiamento climatico. Nei mesi in cui divampavano senza sosta gli incendi in Amazzonia, il suo tweet sulla devastazione della foresta pluviale hanno fatto il giro del mondo: un monito da lassù sugli effetti devastanti del nostro stile di vita sull’ambiente. Ma non solo. Parmitano ha anche preso parte a 200 esperimenti internazionali ed è stato protagonista di complesse attività extraveicolari, l’ultima delle quali il 25 gennaio scorso. In quell’occasione, Parmitano ha completato la sostituzione dell’impianto di raffreddamento del “cacciatore di antimateria” Alpha Magnetic Spectrometer (Ams).

Ma, anche a chilometri di distanza c’è sempre stato sempre posto per un pensiero all’Italia e alla sua Catania.

Con la fine di questa missione AstroLuca non ha alcuna intenzione di fermarsi. Così ha scritto in un tweet: «Il rientro è il primo passo della prossima avventura».

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