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Usa, afroamericano muore soffocato dopo il controllo della polizia: «Non riesco a respirare, lasciatemi» – Il video

26 Maggio 2020 - 21:08 Chiara Piselli
È accaduto in Minnesota. Gli agenti coinvolti sono stati licenziati. A nulla sono servite le suppliche dell'uomo steso sull'asfalto sotto il peso dell'agente inginocchiato sul suo collo

Sono immagini scioccanti quelle contenute in questo video filmato da un passante, immagini che hanno fatto il giro del mondo e stanno scuotendo l’opinione pubblica statunitense. L’obiettivo è fisso su un agente di polizia inginocchiato per strada, accanto alla sua volante. Sotto le sue ginocchia, il corpo di un afroamericano disteso prono sull’asfalto, bloccato all’altezza del collo e della cassa toracica, schiacciato dal peso del poliziotto che gli sta sopra.

«Non riesco a respirare, per favore, lasciatemi», è la supplica dell’uomo immobilizzato sotto le gambe dell’agente che non intende lasciare la presa. Il tutto avviene sotto gli occhi di un secondo poliziotto, in piedi, davanti a quello che sembra essere un gruppo di persone riunito per osservare quanto sta accadendo e per tentare di risalire alle cause. L’uomo si lamenta e continua a pronunciare quelle poche parole con un tono che si fa via via più flebile con il trascorrere dei minuti. Fino a quando, esanime, si spegne sotto le ginocchia del poliziotto.

Il fatto

Minneapolis, Minnesota, Stati Uniti. La polizia viene allertata per la presenza di un uomo sospetto, nero, seduto in un’auto che – stando alle ricostruzioni circolate – sembrava essere «sotto l’influenza di sostanze stupefacenti». Alcuni agenti arrivano sul posto, individuano l’auto con l’uomo denunciato a bordo e gli intimano di scendere.

L’uomo si rifiuta e oppone resistenza. Gli agenti passano alle maniere forti. Lo fanno uscire dall’auto e uno di loro lo blocca a terra, nel tentativo di ammanettarlo. Poi la posizione delle ginocchia sul corpo stesso in strada, mantenuta così per chissà quanti minuti. Quando l’ambulanza arriva sul posto a soccorrerlo sarà troppo tardi. L’uomo è già praticamente morto.

La polizia ha aperto un fascicolo di indagine sul caso e gli agenti che compaiono nel video sono stati licenziati. Anche loro indossavano una body-cam che testimonia i fatti. «Quello che ho visto è terribile. Quell’uomo non avrebbe dovuto morire. Essere un nero in America non dovrebbe essere una sentenza di morte», è stata la reazione di rabbia del sindaco di Minneapolis Jacob Frey. L’omicidio – simile a quello del 2014 del newyorchese Eric Garner, anche per l’uso drammatico della stessa espressione: «Non riesco a respirare» – ha ricordato a un’America sotto shock per il Coronavirus il dramma delle morti violente degli afroamericani per mano della polizia.

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