Incidente in monopattino, c’è la prima vittima in Italia. «Non poteva circolare su quella strada»

È accaduto a Budrio, nel Bolognese. L’uomo stava andando al lavoro quando si è scontrato con un’auto

Era a bordo del suo monopattino elettrico Andrea Cacciari, impiegato di 60 anni, che ieri a Budrio, comune di 18 mila abitanti a Bologna, si è scontrato contro un’auto, condotta da una quarantenne, morendo alcune ore dopo all’ospedale Maggiore. Si tratta della prima vittima in Italia alla guida di un monopattino elettrico, mezzo che il governo Conte ha deciso di incentivare con un bonus mobilità fino a 500 euro (in partenza nelle prossime settimane, per contenere la pandemia del Coronavirus).


Servono «regole chiare»

È evidente che nelle ultime settimane siano aumentati in maniera esponenziale il numero di monopattini e bici in circolazione in tutta Italia e, per questo motivo adesso sono in tanti a chiedere «regole chiare» per garantire una maggiore sicurezza in strada. Il primo a farlo è Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna, secondo cui, da quando è stato autorizzato l’uso di hoverboard, segway e monopattini nel nostro Paese, si sono verificati 25 incidenti. «Il decreto ministeriale che ha autorizzato la sperimentazione di questi dispositivi ci ha lasciato perplessi. Occorre creare percorsi sicuri, evitando interferenze che mettano in conflitto i vari utenti della strada. Auspichiamo che il Ministero lo riveda, anche a seguito degli incidenti che si stanno verificando» ha detto. «È un incidente assurdo, che addolora l’intera comunità. Circolano sempre più monopattini, se ne vedono di più in città che nei paesi piccoli: serve al più presto una regolamentazione chiara sull’uso di questi dispositivi», ha dichiarato il sindaco di Budrio Maurizio Mazzanti. «Occorre fare chiarezza e capire quali strade o quali percorsi sono adatti – ha aggiunto il primo cittadino – per tutelare la sicurezza di chi sceglie di spostarsi con questi mezzi di ultima generazione e di chi usa la bici o l’auto».


La conducente dell’auto è stato indagata per omicidio stradale

Stando ai primi accertamenti della Polizia municipale, quel monopattino elettrico risultava sì omologato per la circolazione su strada ma non poteva di certo percorrere una strada extraurbana (dove non era presente una pista ciclabile). Gli agenti della Polizia municipale consegneranno tutti gli accertamenti al pm Bruno Fedeli della Procura di Bologna che ha già aperto un fascicolo. La donna alla guida dell’auto, intanto, è stata indagata per omicidio stradale.

Foto in copertina di Matteo Corner per Ansa

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