Montanelli, a Milano spunta “il monumento” alla sposa bambina – Foto

Raffigurata a Milano, Fatima-Destà, la bambina di 12 anni che il giornalista Indro Montanelli sposò in Eritrea da soldato

Stamattina, nella centralissima via Torino a Milano, è comparsa l’immagine di un «monumento in memoria della sposa bambina». Il riferimento, chiarissimo, è a Indro Montanelli, al centro delle polemiche per il suo matrimonio, da soldato, con una bambina eritrea di 12 anni. Ieri Rete Studenti Milano e LuMe (Laboratorio universitario Metropolitano) hanno rivendicato l’imbrattamento della statua dedicata al giornalista a Milano.


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Instagram | Affissa su un muro di via Torino a Milano

Le foto dell’affissione

A realizzare questa affissione è stato lo street artist Ozmo. «Rappresentando su questo piedistallo una bambina, africana, infibulata, venduta in sposa a un soldato bianco, vittima più volte del colonialismo dell’uomo, in questo momento delicato di lotte globali per i diritti delle minoranze etniche esplose dopo l’assassinio di George Floyd, voglio restituire, almeno in parte, dignità ai deboli, emarginati, violentati e derubati», ha detto l’artista.


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Instagram | Ecco la “sposa bambina”

«Immaginandola libera, protagonista, dipinta in un gesto di orgoglio, è la mia dedica a chi, come lei, si trova dalla parte sbagliata della storia – ha aggiunto – È Fatima-Destà, che ora si erge come una statua, la bambina di 12 anni che Indro Montanelli sposò in Eritrea da soldato, grazie alla controversa pratica chiamata “madamato”, che permetteva ai cittadini italiani nelle colonie di accompagnarsi temporaneamente con donne native».

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Instagram | Il monumento alla memoria della sposa bambina in Montanelli

Questa foto raffigura una bambina eritrea, con un’età simile a quella di Fatima-Destà, la bimba sposata in Africa dal giornalista, mentre si reca al villaggio con una tanica gialla contenente acqua potabile. «Il viso è coperto da una macchia di colore-mascherina – ha spiegato l’ autore -. Vediamo solamente gli occhi, che ci guardano in modo ambiguo, chi ci vedrà un sorriso, chi una smorfia di dolore».

Foto da Instagram | profilo di Ozmo

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