Roma, maxi operazione anti camorra: sgominato il vertice del clan Senese. In manette anche il fratello della dem Cirinnà

Le indagini hanno riguardato la penetrazione dell’organizzazione criminale nel tessuto economico e commerciale della Capitale

Con un’operazione anti camorra guidata da guardia di Finanza e forze di Polizia è stato decapitato il clan Senese ritenuto responsabile di reati come estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego di proventi illeciti. La maxi operazione ha interessato Roma ma anche altre città come Napoli, Verona, Frosinone, L’Aquila, in cui sono state eseguite perquisizioni. È stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare per 28 esponenti della famiglia Senese ed eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di beni e aziende per circa 15 milioni di euro. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia.


Tra le accuse contestate anche l’aggravante di aver agito con metodo mafioso. Le indagini hanno riguardato la penetrazione della camorra nel tessuto economico e commerciale della Capitale. Tra le persone finite in carcere nell’operazione c’è anche Claudio Cirinnà, 54 anni, fratello della parlamentare del Pd, Monica Cirinnà. La parlamentare ha spiegato di «non avere più rapporti con il fratello da oltre 20 anni. So pochissimo della sua vita, ma ho sempre provato a portarlo sulla giusta via». In passato Cirinnà era rimasto coinvolto in una indagine che riguardava traffico di carburante.


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