Rivolta dei migranti in un centro di prima accoglienza a Messina: 30 persone in fuga

Durante la rivolta è rimasto ferito un finanziere. Le sue condizioni non sono gravi

Circa 30 ospiti sono fuggiti dal centro di prima accoglienza di Bisconte a Messina dopo una rivolta in cui è rimasto ferito un finanziere. Le condizioni dell’uomo non sarebbero gravi. I migranti sono fuggiti ieri, 15 luglio, ma la notizia è stata diffusa oggi. Gli ospiti sono riusciti a scappare attraverso un varco nella rete di recinzione e si sono nascosti nella campagna circostante. Qualcuno dei fuggitivi sarebbe stato già rintracciato e riportato nella struttura.


«I residenti di Bisconte sono nel panico. Da una parte bisognerebbe capire perché gli ospiti della struttura scappano e dall’altra bisognerebbe garantire la serenità dei residenti. Accoglienza e sicurezza devono necessariamente convivere», hanno detto alla Gazzetta del Sud i consiglieri comunali Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto.


«Ho avuto modo di parlare con il prefetto di Messina che mi ha rassicurata dicendo che la situazione è sotto controllo e che i migranti fuggiti erano risultati tutti negativi al test sierologico covid-19», ha detto la senatrice messinese del M5S Grazia D’Angelo. La deputata messinese Matilde Siracusano (Forza Italia) ha chiesto l’intervento della ministra Luciana Lamorgese. Per il senatore forzista Maurizio Gasparri la resposabilità della fuga sarebbe del governo. «Decine di clandestini in fuga a Messina, rischio illegalità e infezioni. Colpa di Conte che vuole sbarchi e sanatorie. Difendiamo la Sicilia cacciando Conte e gli immigrati», ha scritto in un tweet.

Immagine di copertina generica | Ansa

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