Scuola, Azzolina contestata davanti ad una scuola di Milano. E scoppia la polemica sui monobanchi a 300 euro – Il video

I manifestanti hanno spiegato che «a queste condizioni la ripartenza a settembre non è garantita a tutti»

Piccolo presidio di protesta, questa mattina a Milano, fuori dall’istituto comprensivo Riccardo Massa dove la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha deciso di fare una visita prima di partecipare al tavolo regionale lombardo per la ripresa dell’anno scolastico a settembre, dopo l’epidemia di Coronavirus.


Una ventina di manifestanti hanno protestato contro la ministra, esibendo striscioni con le scritte «Più fondi per spazi, docenti e mobilità» e «Futura umanità. Priorità alla scuola». I manifestanti hanno spiegato che «a queste condizioni la ripartenza a settembre non è garantita a tutti». «Siamo qui a contestare il fatto che non tutte le scuole hanno strutture adeguate», ha spiegato Sara Mastronicola, membro del comitato Priorità alla scuola.


I manifestanti hanno osservato come non si siano fatti investimenti neanche prima della pandemia, e che la ministra ha scelto l’istituto di via Quarenghi perché è uno di quelli che sono già pronti per iniziare le lezioni a settembre.

Azzolina: «Gara per mono banchi partirà molto presto»

A margine della visita all’istituto la ministra Azzolina è tornata sul tema dei banchi singoli, che nelle ultime settimane ha sollevato non poche polemiche. Della gara sui mono banchi, ha spiegato, «se ne sta occupando il commissario Arcuri, la gara partirà molto, molto presto». Azzolina ha confermato che «i banchi sono singoli e al momento sono quelli che ci garantiranno maggiore distanziamento ma in futuro permetteranno l’avvicinamento, cioè di avere una innovazione didattica che permette agli studenti di lavorare in gruppo».

Sulla quantità necessaria la ministra ha spiegato come siano in corso «le rilevazioni. Le abbiamo fatte prima con l’ufficio scolastico regionale e adesso anche con i dirigenti scolastici. Stiamo distinguendo per la scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado». L’obiettivo del ministero dell’Istruzione è completare la consegna entro il 7 settembre.

Stando a quello che riferisce il Corriere della Sera, Arcuri pubblicherà il bando tra mercoledì e giovedì con tutti i dettagli. Ma i banchi monoposto, colorati e con ruote costerebbero 300 euro ciascuno mentre quelli tradizionali di legno, ne costano cinquanta. Un motivo sufficiente a far scoppiare la polemica. Matteo Richetti ha anche presentato un’interrogazione parlamentare per capire i criteri di scelta. Se la scelta sarà confermata la spesa complessiva sarà di circa 2 miliardi.

Il bando per i banchi di scuola

Intanto, il commissario per l’emergenza Domencio Arcuri ha indetto una gara pubblica europea per l’acquisto di un massimo di 3 milioni di banchi per consentire la riapertura delle scuole a settembre. La gara prevede la fornitura fino a 1,5 milioni di banchi monouso tradizionali e fino a 1,5 milioni di banchi di tipo più innovativo.

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