Nuove grane per il gruppo ArcelorMittal, la multinazionale indiana che ha rilevato gli stabilimenti ex Ilva in Italia, a Taranto. Questa volta non c’entra Taranto, ma l’infrastruttura genovese: la procura indaga per truffa ai danni dello Stato contro la società. ArcelorMittal avrebbe chiesto, durante il periodo di lockdown causato dalla pandemia, la cassa integrazione dedicata ai dipendenti che non potevano più lavorare a causa dell’emergenza Coronavirus. Per la Fiom di Genova, il sindacato che ha presentato l’esposto, Arcelor Mittal avrebbe fatto un uso illegittimo della cassa integrazione poiché l’azienda aveva ottenuto la deroga per continuare a lavorare anche nelle settimane in cui gran parte delle attività produttive furono sospese. Il procuratore aggiunto Francesco Pinto ha delegato il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza, guidato dal colonnello Maurizio Cintura, per il prosieguo delle indagini.
Leggi anche:
- Coronavirus, nuovo record Usa: 76 mila casi. L’ondata spaventa Trump, rinuncia alla convention repubblicana: «Non è il momento». 4 milioni di contagi in America Latina
- La cassa integrazione gratuita per tutti? Leonardi: «Rischio truffe. Ora bisogna tornare alla normalità» – L’intervista
- La gaffe di ArcelorMittal: cambia nome su Facebook ma nel farlo sbaglia qualcosa
- Disastro ex Ilva, condannati a 22 e 20 anni i fratelli Riva. Tre anni e mezzo a Vendola
- Condannato a 3 anni e mezzo al processo Ilva, Nichi Vendola attacca: «Una sentenza che calpesta la verità»
- Dal governo 3 miliardi per il rilancio di Alitalia e la conferma dell’accordo di marzo sull’ex-Ilva
- Tavolo sull’Ilva, Gualtieri assicura: «Lo Stato è pronto a coinvestire». Scioperi in tutti gli stabilimenti ArcelorMittal
- «Taranto resiliente»: case in vendita a un euro nel centro storico per riqualificare la città
- Coronavirus, 1 maggio alternativo anche a Taranto: «La paura di contagiare le famiglie che ogni lavoratore prova oggi è la stessa che gli operai ex Ilva provano da sempre»
- Coronavirus, nuovo sospetto contagio all’ex Ilva di Taranto: cresce la paura per i 5 mila lavoratori dell’acciaieria