La Treccani boccia Conte e i politici italiani: «Dire “Paesi frugali” è sbagliato»

L’Istituto Treccani ha redarguito politici e media italiani che hanno fatto un uso improprio per mesi del termine “frugale” che in italiano ha un significato diverso dal “frugal” inglese

In linguistica si chiamano “falsi amici”: sono quei termini di una certa lingua che, nonostante sembrino simili a quelli – con la stessa radice – di un’altra, hanno significati diversi. È il caso di frugal, aggettivo inglese che in questo periodo è diventato popolarissimo tra i politici e i media per indicare i Paesi dell’Unione europea più rigorosi e parsimoniosi in termini di riforme e iniziative da intraprendere contro la crisi da Coronavirus (Olanda, Danimarca, Svezia e Austria). I politici italiani l’hanno tradotto con “frugali” ma, stando a Treccani, non è questo il significato corretto.


«In Olanda, Danimarca, Svezia e Austria si mangia poco?», si chiedono dall’Istituto in un articolo. Sul loro dizionario, infatti, l’aggettivo frugale viene spiegato come colui/colei «che non eccede nel mangiare e nel bere, che ha abitudini di vita semplici». In inglese, invece, il significato di frugal è propriamente «parsimonioso, economo». «La traduzione italiana impropria – aggiungono da Treccani – è funzionale per irridere i paesi che hanno messo i bastoni tra le ruote al sostegno economico europeo ai paesi maggiormente colpiti dall’infezione Covid-19».


«Ma la connotazione denigratoria – precisa Treccani – non appartiene alla stampa di lingua inglese, che per prima (il Financial Times, ndr) ha qualificato come frugal gli austeri Paesi che vogliono condizionare gli aiuti ai paesi in difficoltà. Anzi, la coniazione iniziale era anch’essa allusiva, ma in modo diverso: la stampa inglese ha parlato dei Frugal Four, come, negli anni Sessanta, aveva parlato dei Fab Four a proposito dei Beatles. Il modello pare essere proprio questo».

I nomi dei politici fatti da Treccani sono in particolare il premier Giuseppe Conte, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il segretario della Lega Matteo Salvini. «Insomma, politici italiani di diversi schieramenti hanno fatto loro la denominazione Paesi frugali, a volte con qualche presa di distanza», dicono ancora da Treccani. «È in uso anche la sostantivizzazione dell’aggettivo: i quattro paesi sono spesso chiamati semplicemente i frugali, come fa Matteo Salvini in un tweet del 19 luglio: “Ma che ne sanno i ‘frugali’? Mozzarella e panzerotti pugliesi, olio buono, frutti di una terra stupenda che tutto il mondo ci invidia. Orgoglio italiano, sempre!”».

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