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Mattarella a negazionisti e bufalari: «Per rispetto dei morti non possiamo rimuovere la crisi della pandemia» – Video

31 Luglio 2020 - 11:52 Marco Assab
«L'apertura regolare delle scuole è un obiettivo primario. L'Italia deve raccogliere la sfida e deve essere fatto ogni sforzo», ha esortato il presidente

La cautela sulla pandemia è un «richiamo prezioso e opportuno. C’è infatti la tendenza a dimenticare e a rimuovere esperienze sgradevoli. Forse non era immaginabile che la rimozione affiorasse cosi presto mente nel nostro Paese continuano a morire persone per il virus. È un motivo per non abbassare le difese».

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto alla tradizionale Cerimonia del Ventaglio, che si tiene ogni anno, ha usato parole chiare per richiamare tutti a non abbassare la guardia, in un momento nel quale il Coronavirus non è affatto sparito. Mattarella ha escluso la possibilità di evocare la libertà di espressione a proposito dei rischi derivanti dalla pandemia, come accaduto qualche giorno fa in un convegno al Senato.

Mattarella: «Non confondere la libertà con il diritto di far ammalare gli altri»

«Talvolta viene evocato il tema della violazione delle regole di cautela sanitaria come espressione di libertà. Non vi sono valori – ha precisato il presidente Mattarella – che si collochino al centro della democrazia come la libertà. Naturalmente occorre tener conto anche del dovere di equilibrio con il valore della vita, evitando di confondere la libertà con il diritto di far ammalare gli altri».

«Esattamente 4 mesi fa – ha ricordato il capo dello Stato – sono morti in un solo giorno oltre 800 concittadini. Non possiamo e non dobbiamo rimuovere tutto questo, per rispetto dei morti, dei sacrifici affrontati dai nostri concittadini, con comportamenti che oggi ci permettono di guardare con maggiore fiducia. Altrove il rifiuto o l’impossibilità di quei comportamenti ha provocato o sta provocando drammatiche conseguenze», ha osservato Mattarella, riferendosi a quanto sta accadendo in altre parti del mondo, dove la diffusione del virus sembra essere inarrestabile.

Informazione e fake news

Un passaggio poi è stato dedicato all’importanza della corretta informazione, con un richiamo anche al problema delle fake news: «Il mondo dell’informazione – ha detto il presidente – è stato interpellato dal virus e ha dato prova di esser stato al servizio dell’interesse generale e dei cittadini. Un ruolo di grande rilievo nel contrastare la pandemia. Un’opportunità forse inattesa che rilancia il ruolo del giornalismo. Ruolo opposto alle fabbriche della cattiva informazione, delle fake news. L’informazione professionale e di qualità è stata riconosciuta dai cittadini».

Sulla diffusione di notizie false il presidente ha osservato come queste siano «il prodotto di azioni malevole, abitualmente anonime, concertate allo scopo di ingannare la pubblica opinione, contando sull’effetto moltiplicatore del web e sulla assenza di sanzioni che caratterizza un mondo privo di responsabilità definibili».

Su uso risorse Ue l’Italia deve fare la sua parte

Mattarella ha poi ringraziato quei Paesi che, durante le fasi più acute dell’emergenza, hanno mostrato amicizia e solidarietà all’Italia. E se le misure messe in campo dall’Unione europea sono di «una portata straordinaria», denotando un «inimmaginabile cambio di paradigma politico e istituzionale della Ue», è anche vero, come ha sottolineato il presidente, che «noi italiani siamo chiamati a fare la nostra parte e a utilizzare le risorse nell’ambito di un programma tempestivo, concreto e efficace».

Apertura delle scuole obiettivo primario

Il presidente Mattarella si è poi soffermato su uno dei temi oggetto di maggiore discussione, e polemica, degli ultimi mesi: la riapertura delle scuole a settembre. «È in gioco il futuro, un futuro che richiede determinazione. I nostri ragazzi hanno patito un anno di disagio. Il sistema Italia non può permettersi di dissipare altre energie in questo campo. Lo sviluppo della nostra società subirebbe un danno incalcolabile. L’apertura regolare delle scuole è un obiettivo primario. L’Italia deve raccogliere la sfida e deve essere fatto ogni sforzo», ha esortato il presidente.

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