Viviana Parisi, parla il medico legale: «Lo strangolamento non è dimostrabile, sono emerse solo fratture»

A dieci giorni dal ritrovamento del cadavere della dj, sono ancora molti i dubbi sulla sua morte e sulla scomparsa del piccolo Gioele. Il pm: «Dopo l’incidente la signora era agitata e impaurita»

Rimane cauta la professoressa Elvira Ventura Spagnolo, una dei medici legali nominati come periti dalla Procura di Patti che hanno eseguito l’autopsia sul corpo di Viviana Parisi, la dj trovata morta in un bosco lo scorso 8 agosto nella campagne di Caronia, in Sicilia. «Non ho parlato di strangolamento», ha sottolineato, ma «soltanto di fratture», perché «le condizioni del cadavere non permettono di esprimersi in tal senso». Il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, titolare dell’inchiesta sulla sua morte, ha aggiunto che «da quello che ci è stato riferito dai turisti che hanno visto Viviana Parisi viva a Caronia dopo l’incidente stradale sull’autostrada Palermo Messina – ha dichiarato -, la signora era agitata e impaurita». Attualmente è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e sequestro di persone. «Al momento non ci sentiamo di escludere nulla – ha aggiunto -, ma chiaramente, da come ci è stata descritta, emerge la fragilità della donna in quel momento».


Le ricerche di Gioele continuano

Cavallo, che indaga anche sulla scomparsa del figlio di Viviana, Gioele – di cui non si hanno notizie dal 3 agosto ma che, secondo alcuni testimoni, sarebbe stato visto vivo in braccio alla donna dopo l’incidente – ha spiegato che le ricerche si svolgono su «un terreno sterminato, un terreno che è difficile da percorrere e dove è difficile cercare. Più personale abbiamo, più cani abbiamo, più è facile si arrivi a un risultato». Anche oggi, 18 agosto, circa 70 persone tra vigili del fuoco, protezione civile, forestale, polizia, guardia di finanza e militari del nucleo cacciatori dei carabinieri insieme a cani specializzati, stanno “battendo” la fitta boscaglia della zona dove è stato trovato il corpo della donna, controllando anche pozzi, fontane abbeveratoi e casolari. Nel frattempo, la Procura di Patti sta facendo eseguire «delle analisi – obbligatorie e di routine – dei tabulati delle celle telefoniche di Caronia e delle zone limitrofe per individuare le persone presenti sul posto il 3 agosto, per capire chi fosse lì in quel momento». Anche i familiari di Gioele proseguono la loro ispezione dei boschi di Caronia, aiutati da alcuni amici. Ieri i genitori di Viviana hanno chiesto al procuratore di potere effettuare ricerche in modo autonomo.


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