Rifiuti a Roma, il Wwf diffonde le immagini del degrado: «Puro immobilismo» – Il video

Il presidente di Wwf Roma Raniero Maggini denuncia «lo stato di congelamento» in cui la municipalizzata dei rifiuti è costretta, definendo quella della Capitale una «lenta agonia»

Si esortano i cittadini a comportamenti corretti mentre tutto quello che l’amministrazione riesce a fare è «puro immobilismo». Sull’annosa questione rifiuti nella Capitale interviene anche il Wwf documentando con tristi immagini lo stato di degrado di molte zone della città eterna e spiegando, attraverso la voce di Raniero Maggini, presidente di Wwf Roma e Area Metropolitana, «lo stato di congelamento» causato dalla mala gestione.


Maggini parla di uno scotto che Roma continua a pagare sui ritardi ingiustificabili «dei diversi colori politici che hanno amministrato negli anni la città» e che oggi si fa ancora più salato con la messa in discussione strutturale «anche della Società dei servizi».


Wwf|Discarica lungo il Tevere

«Che fine ha fatto il programma di estensione progressiva della raccolta differenziata Porta a Porta a tutta la città?». «Perché l’Amministrazione ha di fatto “congelato” AMA anziché sostenere scelte che avrebbero potuto avviare una nuova stagione nella gestione dei rifiuti?». Queste alcune domande poste da Maggini, che ricorda di aver già chiesto spiegazioni alla sindaca di Roma Virginia Raggi con una lettera aperta ma senza mai ricevere risposta.

Secondo l’associazione ambientalista le reiterate ipotesi di un impianto d’incenerimento o di discariche non fornirebbero una soluzione effettivamente sostenibile per una corretta gestione futura dei rifiuti. «Una lenta agonia», come la chiama Maggini, che sta correndo il rischio di essere «alibi perfetto» per proposte «di soluzioni trite e ritrite quanto pericolose». Un attacco anche al ruolo della tecnologia spesso proposto come «panacea di ogni circostanza», strumento persuasivo che mira a «mettere sotto il tappeto» l’enorme quantità di rifiuti che appesta la città eterna.

Quel Piano regionale criticato

Intanto la sindaca Raggi, che ha da poco annunciato la sua ricandidatura, continua a tuonare contro il nuovo Piano regionale sui rifiuti, che stabilisce il principio di autosufficienza anche per Roma. Il testo fissa al 70% la differenziata regionale entro il 2025 e sancisce poi il principio dell’autosufficienza dei comuni nei 5 Ambiti territoriali ottimali, che corrispondono alle province. 

Dal Pd erano arrivate non poche critiche rispetto al «fiato speso dalla sindaca» per criticare il Piano, con la relativa domanda «lei crede di aver fatto di meglio?». Il presidente della commissione Trasparenza Marco Palumbo e la consigliera Pd Valeria Baglio avevano fatto notare come l’approvazione del Piano Tariffa fosse slittato a settembre, con l’ancora più grave blocco totale del Piano di assunzioni varato dal Campidoglio.

Fase di congelamento dunque confermata anche dagli ambientalisti preoccupati del Wwf, che parlando di una Roma in apnea, invocano ancora una quadratura dei conti della municipalizzata Ama che sembra non arrivare mai.

Foto copertina: Ansa

Video in copertina WWF Roma

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