Gli studenti in piazza contro Azzolina: «Con la pandemia, riforma ancora più urgente. Dalla ministra nessuna risposta» – Il video

Azzolina, dice l’Uds, «ci ha risposto affermando che ora non è il tempo di discutere di riforme, quando invece non esistono risposte strutturali agli alti tassi di dispersione scolastica e di povertà educativa che colpirà la nostra generazione»

A pochi giorni dal rientro a scuola, l’Unione degli Studenti denuncia «ancora tanta confusione». Non solo: gli studenti accusano la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina di rifiutarsi «di costruire con gli studenti un cambio di passo forte sulla scuola pubblica». E per questo Uds e Priorità alla scuola annunciano una mobilitazione, il 25 e 26 settembre prossimo, «per scrivere la riforma della scuola».


«A 20 giorni dalla riapertura delle scuole ancora non sono chiare né definite le linee guida per il rientro in sicurezza negli spazi scolastici», dice Alessandro Personè dall’esecutivo nazionale dell’Unione degli Studenti. «All’interno di una pandemia globale l’interrogativo che si dovrebbe porre la comunità educante dovrebbe essere quello di preparare tutte e tutti noi a un nuovo stile di vita, che il virus ci impone di ragionare, che non può essere ridotto al distanziamento sociale con misure emergenziali, ma che in modo complessivo ragioni i cambiamenti necessari per studiare, lavorare e socializzare in sicurezza».


Uds spiega di avere avuto un incontro ieri con la ministra, «ma ancora tanta è la confusione al ministero», accusa Personè. «Non c’è stata alcuna risposta su come la scuola dovrà affrontare i tanti casi mancati di diritto allo studio, i percorsi di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro, ndr), la mancanza di organico, il supporto psicologico che era stato promesso nel Piano scuola ma senza alcuna idea su come attivarlo ed, infine, su come garantire alle classi che saranno sdoppiate l’edilizia scolastica necessaria per lo svolgimento delle lezioni». Azzolina, prosegue il rappresentante dell’Uds, «ci ha risposto affermando che ora non è il tempo di discutere di riforme, quando invece non esistono risposte strutturali agli alti tassi di dispersione scolastica e di povertà educativa che colpirà la nostra generazione».

Studenti e studentesse promettono allora «una risposta forte alla crisi economico-sociale che ci colpirà», dice ancora Alessandro Personè. «Il 25 settembre scenderemo in tutte le piazze del Paese e il 26 saremo a Roma con Priorità alla Scuola per costruire dal basso una riforma della scuola che ora più che mai è necessaria».

In copertina ANSA/FABIO FRUSTACI | Un’aula dell’istituto tecnico agrario ”Emilio Sereni” allestita con i vecchi banchi della scuola in attesa dell’arrivo dei banchi singoli, necessari per rispettare le direttive decise dal governo per combattere la diffusione del COVID 19 nelle scuole, Roma, 27 agosto 2020.

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