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Di Battista, lo sfogo sul M5s: «Si finisce come l’Udeur, un partito buono per poltrone e carriere» – Il video

01 Ottobre 2020 - 20:36 Giulia Marchina
Solo dieci giorni fa dopo i risultati delle Regionali, l’ex deputato si era lasciato andare a uno sfogo molto pesante sullo stato del Movimento

Per Alessandro Di Battista, se il Movimento 5 Stelle continua su questa linea «diventerà un partito più come l’Udeur, buono forse più per la gestione di poltrone…». La frase è stata pronuciata durante un’intervista registrata per la puntata di questa sera, 1 ottobre, di Piazzapulita. L’ex deputato ha parlato a lungo di un indebolimento del partito penstastellato, attaccandolo duramente.

Un giudizio tagliente è arrivato anche sull’alleanza con il Partito Democratico: «Penso che l’alleanza strutturale, così come la stanno chiamando, con il Pd sia per noi la morte nera. Se si sta andando verso una legge elettorale proporzionale, perché ogni giorno fare interviste noi e il Pd, noi e il Pd?». Solo dieci giorni fa Di Battista si era sfogato in diretta su Facebook dopo la disfatta del Movimento alle Regionali. «La più grande sconfitta nella storia del Movimento», aveva dichiarato il 22 settembre criticando i risultati ottenuti durante la tornata elettorale. Oggi torna sull’argomento. Scissione in vista?

L’intervista a Piazzapulita

Intervistato della trasmissione di La7, Di Battista spiega durante l’intervista che «Ci sono persone che sono sempre state contrarie al capo politico. Altre persone in questo momento spingono per la leadership collegiale perché c’è il pericolo che possa diventare io, questa è la verità». Lui, invece, di una cosa è certo: che non deve «per forza fare carriera politica, se mi interessasse fare carriera politica mi allineerei a un pensiero all’interno del movimento che è maggioritario, dominante, sarebbe più facile, vivrei più sereno».

Via dalla politica, ma «Se c’è la possibilità di dare una mano al movimento a determinate condizioni, che soddisfino le mie idee, una mia lotta contro l’establishment che non è finita – ha aggiunto – Solo io me la prendo con certi conflitti di interesse, con l’accentramento del potere mediatico, con gli editori impuri. Sono io che faccio queste battaglie, quasi in solitudine e il movimento va verso un’altra parte, è legittimo, ma io ho altre idee».

Sparata a zero anche sull’alleanza col Pd che Dibba definisce «la morte nera». Parlando della campagna elettorale per i ballottaggi, «Che ci vada Di Maio, che si è speso per queste alleanze territoriali, mi sembra più che sacrosanto – ha aggiunto – Quando vedo i risultati del Movimento all’interno di queste coalizioni non penso che siano risultati eccezionali». «Soprattutto se si sta andando verso una legge elettorale proporzionale, perché ogni giorno fare interviste noi e il Pd, noi e il Pd?», ha aggiunto.

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