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Conte presenta il nuovo Dpcm: «Misure più restrittive per non dover scegliere tra salute ed economia. Già pronti gli indennizzi»

25 Ottobre 2020 - 13:39 Fabio Giuffrida
Il premier Giuseppe Conte illustra le nuove misure in vigore da domani e fino al 24 novembre

Il premier Giuseppe Conte, in diretta da Palazzo Chigi per illustrare le misure del nuovo Dpcm, in vigore da domani 26 ottobre e fino al 24 novembre 2020, non ha nascosto preoccupazione. L’obiettivo, adesso, è quello di abbassare la curva epidemiologica il prima possibile: solo ieri+19.644 contagi con 151 morti. «Il Coronavirus sta “correndo” molto in maniera uniforme e critica su tutto il territorio nazionale. Dobbiamo permettere al nostro sistema sanitario di garantire cure adeguate ai nostri cittadini, scongiurando un secondo lockdown generalizzato, non possiamo più permettercelo. Dobbiamo preservare salute ed economia». Il governo «non vuole portare a zero la curva epidemiologica ma tenerla sotto controllo»: «Solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti».

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Nessun lockdown e nessun coprifuoco

Il presidente del Consiglio ha chiesto a tutti di «fare sacrifici» e ha lanciato un appello forte e chiaro: «Bisogna muoversi solo per motivi di lavoro, studio, salute e necessità». Dunque, nessun lockdown ma un invito ad evitare tutte le attività non essenziali, rinunciando in parte alla socialità e allo svago. Non ci sarà nemmeno il coprifuoco: «È una parola che non amiamo e, infatti, non lo abbiamo introdotto» ha aggiunto.

Gli aiuti economici ai proprietari dei locali

Poi ha preso un impegno importante, «a nome dell’intero governo»: «Sono già pronti gli indennizzi a beneficio di coloro che verranno penalizzati da queste norme. I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente degli interessati con bonifico bancario dall’Agenzia delle entrate. Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre, verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre, confermata la cassa integrazione e offerta una nuova indennità mensile una tantum per gli stagionali del turismo, dello spettacolo e per lavori intermittenti dello sport. Arriveranno anche nuovi contributi a fondo perduto, daremo un’ulteriore mensilità del reddito di emergenza e arriveranno misure di sostegno alla filiera agroalimentare» ha precisato. I nuovi aiuti economici potrebbero essere erogati già a novembre: martedì dovrebbero arrivare in Gazzetta ufficiale.

Le proteste di Napoli e le festività natalizie

Sulle proteste di Napoli e Roma (una guerriglia urbana con tanto di scontri con le forze dell’ordine prese di mira da alcuni manifestanti, ndr), Conte ha chiesto di prestare massima «attenzione ai gruppi antagonisti, ai professionisti della protesta e del disordine sociale in un contesto di reale sofferenza per tutta la popolazione». «Se rispetteremo tutti queste nuove regole – ha detto – tenendo la curva epidemiologica sotto controllo, allenteremo le misure e affronteremo dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità. L’Italia è un grande Paese. Ce la faremo anche questa volta». Le regioni, comunque, in accordo con il governo, potranno emanare ordinanze «più restrittive» rispetto a quest’ultimo Dpcm.

I vaccini

Infine ha parlato dei vaccini, unico vero antidoto contro il Covid-19, che potrebbero arrivare già a dicembre. Si tratta comunque di un numero limitato di dosi che verrà destinato alle categorie più deboli e a quelle a rischio, come i sanitari da mesi in prima linea nella lotta al virus.

Le nuove misure

Le misure più importanti di questo Dpcm sono: la chiusura dei locali alle 18, lo stop alle palestre, alle piscine, ai teatri e ai cinema. Stop anche a convegni e fiere, sì allo sport all’aperto, salvi i musei. Per le superiori, invece, arriva la didattica a distanza almeno per il 75% (le regioni chiedevano il 100%). Nel testo il governo fa anche alcune raccomandazioni: evitare di ospitare persone in casa e uscire se proprio strettamente necessario, come ribadito con forza da Conte nel corso della conferenza stampa. Fortemente consigliato il ricorso allo smart working anche per i datori di lavoro privati così da «alleggerire l’afflusso nei mezzi di trasporti pubblici».

Foto in copertina di repertorio: ANSA//FILIPPO ATTILI

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