Vaticano, suor Nathalie Becquart sarà la prima donna con diritto di voto al Sinodo: «Una porta è stata aperta»

La religiosa saveriana è la prima donna a diventare sottosegretario dell’organismo. Assieme a lei il pontefice ha nominato il padre agostiniano Marín de San Martín

Già direttrice del Servizio nazionale per l’evangelizzazione dei giovani e per le vocazioni della Conferenza Episcopale di Francia, suor Nathalie Becquart, francese, classe 1969, è la prima religiosa che parteciperà con diritto di voto al prossimo Sinodo dei Vescovi. Papa Francesco l’ha nominata sottosegretaria dell’organismo assieme all’agostiniano padre Luis Marín de San Martín, assistente generale dell’Ordine di Sant’Agostino. Il Sinodo è un’assemblea permanente che ha lo scopo di aiutare il Pontefice nella guida della Chiesa.


Diplomata all’École des hautes études commerciales de Paris, suor Nathalie Becquart è anche filosofa, teologa e sociologa. Nel 2005 ha preso i voti perpetui, e nel corso della sua vita ecclesiastica ha ricoperto diversi incarichi, tra cui quello di direttrice spirituale della Rete della Gioventù Ignaziana in Francia, di coordinatrice generale del pre-Sinodo dei Giovani in Vaticano, e il ruolo di Consultore della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.


Becquart: «Le donne hanno un ruolo fondamentale da svolgere»

Suor Nathalie Becquart, da sempre attenta ai giovani e al ruolo delle donne nella chiesa, nel gennaio 2020, in un intervento sull’Osservatore romano, scrisse: «Le donne hanno un ruolo fondamentale da svolgere per promuovere, assieme a tanti laici che desiderano far parte di questa chiesa sinodale, pratiche ecclesiali nuove, le cui parole chiave saranno l’ascolto, il servizio per tutti, l’umiltà e la conversazione, la partecipazione e la corresponsabilità». 

E a due anni dalla petizione lanciata nel Sinodo in cui si denunciava la discriminazione verso le donne non ammesse a votare, ora, «con la nomina di suor Becquart e la sua possibilità di voto una porta è stata aperta, e vedremo quali altri passi potranno essere compiuti in futuro», ha dichiarato il cardinale Mario Grech, segretario del Sinodo dei Vescovi. Una nuova porta dunque si è aperta in Vaticano. Quanto, lo si scoprirà nel tempo.

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