Da pattinatrice sul ghiaccio a presidente del comitato di Tokyo 2020: Seiko Hashimoto organizzerà i giochi olimpici

La nomina arriva dopo lo scandalo che ha colpito il suo predecessore legato a frasi sessiste nei confronti delle donne: «Se il loro tempo di parola non è limitato in una certa misura hanno difficoltà a finire, il che è fastidioso»

A una settimana dalle dimissioni di Yoshiro Mori, una commissione istituita ad hoc ha scelto il suo sostituto. Si tratta di Seiko Hashimoto, la ministra per lo sport con la delega allo Olimpiadi. Sarà lei la nuova presidente alla guida del comitato organizzatore dei Giochi. Hashimoto, che ha accettato l’incarico questa mattina, ha quindi rimesso il suo ruolo di ministra al premier giapponese Yoshihide Suga. Il nome di Hashimoto era stato tra i primi a essere fatto dopo lo scandalo che ha colpito Mori per le frasi sessiste pronunciate nei confronti delle donne: «Se il loro tempo di parola non è limitato in una certa misura hanno difficoltà a finire, il che è fastidioso». Una frase che aveva portato da subito alle proteste della governatrice di Tokyo Yuriko Koike che si era rifiutata di partecipare a future riunioni con lui.


Chi è Seiko Hashimoto?

Originaria di Hokkaido, l’isola più a nord dell’arcipelago, la 56enne è stata eletta per la prima volta in Parlamento nel 1995. Hashimoto è stata giudicata conforme ai cinque criteri considerati fondamentali per il nuovo incarico: ampia conoscenza dei capisaldi dell’agenda olimpica – tra cui la promozione delle pari opportunità, il rispetto delle diversità e l’inclusione di genere -, la capacità di valorizzare tali principi durante la preparazione dei Giochi fino ad elevarli a cardini dell’eredità di Tokyo 2020, l’esperienza sulla scena mondiale, il profilo internazionale e il senso di consapevolezza nello svolgimento del suo ruolo. Hashimoto ha partecipato a sette edizioni delle Olimpiadi, estive e invernali, come ciclista e pattinatrice di velocità su ghiaccio, e per quest’ultima disciplina, nella gara dei 1.500 metri, ha vinto una medaglia di bronzo ai Giochi di Albertville del 1992.


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