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Coronavirus, il vaccino italiano Reithera va avanti: test in fase 2. Francia, il 36% dei casi legato alle varianti

19 Febbraio 2021 - 17:37 Redazione
Aifa e Istituto superiore di sanità hanno dato l'ok all'azienda di Castel Romano per il nuovo step. D'Amato: «Contiamo di concludere fase 2 e fase 3 entro l'estate». Il ministro della Salute francese Véran: «Ora del tutto irresponsabile riaprire i luoghi chiusi al pubblico»

Ha sfondato il tetto dei 110 milioni il numero di contagi da Coronavirus registrati ufficialmente in tutto il mondo dall’inizio della pandemia, oltre un anno fa. Di questi casi, 2,43 milioni sono le vittime confermate legate al Covid e 62 milioni è invee il numero dei guariti dall’infezione. Gli ultimi dati sono stati diffusi dall’università americana Johns Hopkins. I Paesi più colpiti dal virus restano gli Stati Uniti, con 27,8 milioni di casi totali e 492 mila morti, l’India e il Brasile.

ITALIA

ReiThera

Il vaccino italiano va avanti

L’Agenzia italiana del farmaco insieme all’Istituto Superiore di Sanità hanno ufficialmente dato l’ok alla fase 2 della sperimentazione del vaccino anti- Covid ReiThera. L’azienda alle porte di Roma è a lavoro su Grad-COV2 insieme al team di ricerca dell’Ospedale “Lazzaro Spallanzani”. «Speriamo di concludere fase 2 e fase 3 entro l’estate» ha detto l’assessore alla Salute del Lazio Alessio D’Amato. Per ora si prevede una produzione di 100 milioni di dosi all’anno.

C’è anche l’italiana ReiThera nel consorzio paneuropeo che sta sviluppando un vaccino contro il Covid-19 e che sta cercando alleati tra le big pharma per sostenere gli sforzi di sviluppo della cura. A comunicarlo è stato l’amministratore delegato di Leukocare, azienda biotech tedesca, che si è alleata proprio con ReiThera e con la belga Univercells per creare un antidoto basato sui vettori adenovirali non replicanti, la stessa tecnologia usata da AstraZeneca e Johnson & Johnson

USA

Ansa | New York, Usa.

Un anno in meno l’aspettativa di vita degli americani nei primi mesi del 2020

Negli Usa diminuisce la longevità media. Si parla di un anno tondo in meno sull’aspettativa di vita degli americani nei primi mesi del 2020: ciò significa che l’età media è scesa a 77,8 anni. La tendenza al rialzo della longevità dei cittadini americani si inverte così per la prima volta dopo 15 anni di aumento. A diffondere il dato sono i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie che evidenziano come il fattore principale di questo processo sia stata inevitabilmente la diffusione capillare del Covid-19 e il suo impatto su tutte le cure di varie patologie.

Come sempre accade in questi casi, a risentirne di più sono le minoranze americane: tra i neri la longevità prevista è diminuita di 2,7 anni, vale a dire quasi tre volte quella registrata tra i bianchi. Negli Stati Uniti, negli ultimi 40 anni, l’aspettativa di vita è costantemente aumentata di un poco ogni anno, eccetto il periodo in cui l’epidemia di dipendenza da oppioidi aveva fatto registrare un decremento di 6 mesi.

L’invito agli americani: «Non viaggiate, le varianti mettono a repentaglio i progressi fatti»

«Non viaggiate, è veramente importante che non vi mettiate in viaggio ora a causa delle varianti in circolazione». Questo l’invito rivolto a tutti i cittadini americani dalla direttrice dei centri per il Controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Rochelle Walensky ha posto l’accento sul grande rischio rappresentato dalle mutazioni del Covid-19: «La diffusione delle varianti può mettere a repentaglio tutti progressi fatti sinora contro il virus», ha spiegato Walensky, evidenziando la possibilità di una nuova impennata delle infezioni. La responsabile dei Cdc ha dunque invitato a «non abbassare la guardia» in alcun modo. La richiesta degli ufficiali sanitari di non mettersi in viaggio rivolta alla popolazione riguarda anche i voli interni agli Usa.

BRASILE

Ansa | San Paolo, Brasile.

Superati i 10 milioni di contagi

Non accenna a frenare l’epidemia da Coronavirus in Brasile. Nelle ultime 24 ore si sono superati i 10 milioni di contagi e da 28 giorni consecutivi la media giornaliera delle vittime è stabilmente oltre le mille. Nell’ultima rilevazione, si contano 1.367 morti legati al Covid-19 certificati, 51.879 sono invece i contagi registrati nel Paese sudamericano. I casi accertati dall’inizio della pandemia sono 10.030.626 e le vittime ufficiali legate all’infezione sono invece 243.457.

AUSTRALIA

EPA/James Ross | Sidney, Australia.

Campagna vaccinale al via: un australiano su 5 non si vaccinerà

Oltre una persona su cinque (il 20 per cento della popolazione) in Australia «probabilmente» non si sottoporrà al vaccino anti-Covid. Un numero impressionante che potrebbe seriamente mettere a rischio l’efficacia di tutta la campagna vaccinale nel Paese, al via il 22 febbraio. Questo è quanto emerge da un’indagine condotto dalla Australian National University che rileva un «significativo e sostanziale» aumento delle persone che si mostrano scettiche nel sottoporsi all’inizione e nell’approvare in generale il farmaco per proteggersi dal Covid.

Stando poi a un altro studio della Edelman Trust Barometer, ripreso dal Guardian, gli australiani avrebbero più paura del più cambiamento climatico che del Covid. Non solo. Il sondaggio evidenzia che gli australiani sono più preoccupati della sicurezza del lavoro dopo la pandemia, mentre il cambiamento climatico si è classificato al secondo posto, anche al di sopra dei rischi prodotti dalla pandemia stessa. Più di quattro intervistati su cinque dicono di essere preoccupati in particolare di perdere il lavoro. Due terzi dei partecipanti riferiscono che il loro orario è stato ridotto durante la pandemia.

FRANCIA

Ansa | Parigi, Francia.

Le altre mutazioni Covid rappresentano il 5% del totale

Il 36% dei contagi da Coronavirus registrati in Francia è attribuibile alla variante inglese. A renderlo noto è il ministro francese della Salute, Olivier Véran, durante l’ultimo punto stampa a Parigi. Le altre mutazioni Covid rappresentano il 5% del totale, ha spiegato il ministro. Rivolgendosi alla stampa per fare il punto della situazione sanitaria, Véran ha detto che non sarebbe «affatto responsabile» riaprire i luoghi chiusi al pubblico in questo momento, perché «significherebbe assumersi il rischio di richiudere tutto tra due settimane».

Il ministro della Salute domani – sabato – andrà a Nizza, vicino al confine con l’Italia, dove la situazione sanitaria in questi ultimi giorni è molto preoccupante. Poi ha menzionato la grave situazione a Mayotte, arcipelago francese nell’Oceano indiano, tra il Madagascar e la costa del Mozambico.

Prima del ministro Véran è intervenuta Vittoria Colizza, l’italiana direttrice di ricerca all’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (Inserm) specializzata in malattie infettive. Colizza ha presentato dati rappresentati su grafici e tabelle relativi all’evoluzione dell’epidemia Covid sul territorio d’Oltralpe: «Il coprifuoco – ha detto – ha avuto un notevole impatto sul calo del ceppo storico» del Coronavirus.

Secondo l’ultima rilevazione dei parametri, sono 2.501 i nuovi contagi e 271 le persone che hanno perso la vita in queste ultime 24 ore in Francia a causa del virus. Dall’inizio della pandemia, oltre un anno fa, sono in totale 83.393 i mortilegati al Covid sul territorio francese.

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