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Covid, la bozza del piano delle Regioni per il governo: «Coinvolgere anche il Mef nella cabina di regia» – Il documento

21 Febbraio 2021 - 20:50 Redazione
L'obiettivo della proposta è far sì che restrizioni e ristori vadano di pari passo

Le Regioni chiedono l’ampliamento della cabina di regia sul Covid ai Ministri dello Sviluppo economico e dell’Economia, oltre a quello della Salute. Lo si apprende dalla bozza del documento di proposte rivolte al governo, con cui i presidenti di Regione hanno avuto un confronto nella serata di oggi, 21 febbraio. La richiesta della presenza dei due Ministeri è stata avanzata «al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese», così da rendere «strutturale» l’attivazione dei ristori e/o indennizzi in parallelo all’approvazione di restrizioni imposte dalla pandemia da Coronavirus.

Restrizioni e ristori

«Lo stesso provvedimento che introduce restrizioni per il Paese e poi restrizioni particolari per singoli territori – si legge nel documento -, deve anche attivare gli indennizzi e salvaguardare le responsabilità, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento». Emerge quindi nella bozza quel che chiedono le Regioni fin dall’inizio, e cioè una maggiore attenzione alle conseguenze economiche immediate delle chiusure. «È necessario inoltre – scrivono – condividere maggiormente i provvedimenti e garantire sempre i risarcimenti, sia nel caso di provvedimenti restrittivi di livello nazionale che regionale. Appare assolutamente necessario – sottolineano – procedere ad un chiarimento sulle competenze statali e regionali al fine di allinearne la tempistica e la relativa efficacia».

La bozza delle proposte delle Regioni e delle Province autonome

La revisione dei parametri per il sistema a colori

Due punti della bozza sono dedicati a un altro punto sul quale diversi presidenti (su tutti gli oppositori del precedente governo) avevano insistito nei mesi scorsi: quello della revisione dei criteri e dei parametri del sistema a colori. «Occorrono misure nazionali di base omogenee che superino l’attuale zonizzazione», scrivono, chiedendo una «revisione dei parametri» per la catalogazione nei diversi colori.

I vaccini

Come anticipato ieri durante la riunione della Conferenza, le Regioni si sono rese disponibili a partecipare al processo produttivo dei vaccini, anche a fronte dei ritardi accumulati dalle case farmaceutiche in queste settimane. «Sarebbe auspicabile e urgente – scrivono nel primo punto della bozza – una valutazione circa il diretto coinvolgimento delle nostre aziende nel processo produttivo, tenendo presente che vi sono aziende e filiere nazionali in grado di realizzare alcune fasi della produzione».

La scuola

Nel documento viene citata anche la scuola: «Sarebbe necessario – scrive la Conferenza delle Regioni – qualificare l’attività scolastica (al pari delle altre attività) con un’apposita numerazione di rischio» e «implementare le forme di congedo parentale, nonché prevedere ulteriori risorse economiche a sostegno dei genitori nel caso di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per aggravamento della situazione epidemiologica».

Immagine di copertina: ANSA / Matteo Corner

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