L’avvertimento di Crisanti sulle varianti del Covid: «Serve un lockdown come a Vo’ Euganeo»

Secondo Crisanti bisogna prendere esempio dell’Australia: «Per cinque giorni è stato messo in lockdown stretto uno stato di 2,5 milioni di persone e sono stati fatti 50-60 mila tamponi»

Oggi a Vo’ Euganeo, in provincia di Padova, è stata organizzata una cerimonia per ricordare le vittime del Covid. Insieme a Codogno questo piccolo centro è stato uno dei primi a sperimentare tutta la violenza del virus. Uno dei primi ad avere decine di contagiati e uno dei primi a entrare in lockdown. Durante la cerimonia è intervenuto in collegamento Andrea Crisanti che ha spiegato come dovrebbero essere arginate le varianti del virus: «Contro le varianti serve un lockdown stile Vo’». Nei giorni scorsi proprio la diffusione delle nuove varianti del Coronavirus ha portato al passaggio in zona rossa della provincia di Perugia.


Per non ricadere nella pandemia per Crisanti bisogna guardare lontano: «In Australia per cinque giorni è stato messo in lockdown stretto uno stato di 2,5 milioni di persone e sono stati fatti 50-60 mila tamponi. Questa è la ricetta che altri Paesi hanno attuato, la lezione è stata appresa e ora stanno senza mascherina. Da noi è difficile trasportare questa esperienza, probabilmente è dovuto a fattori tra cui pressioni particolari, da tutte le parti. A un anno ci farebbe piacere celebrare, invece di constatare che forse siamo alla vigilia di una terza ondata. La comunità scientifica sta lanciando un piano di sorveglianza nazionale sulle varianti – ha concluso – per avere una fotografia aggiornata».


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