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In Galizia vaccino obbligatorio di fatto: senza una ragione valida, multe da 1.000 a 600 mila euro

24 Febbraio 2021 - 20:13 Fabio Giuffrida
A essere colpiti saranno soprattutto i medici negazionisti e i no vax. Ma l'opposizione mette in dubbio la norma sostenendo che i tribunali non l'applicheranno mai

In Galizia, regione nel nord-ovest della Spagna, una nuova legge regionale prevede di multare chi non vuole sottoporsi al vaccino anti-Covid senza un valido motivo. Le multe vanno dai 1.000 ai 600 mila euro, come riportano i media spagnoli. La stangata su chi rifiuta i vaccini è stata inserita dalla maggioranza guidata dal partito Popolare in una riforma più ampia della sanità regionale, con l’obiettivo secondo i promotori del provvedimento di scoraggiare i negazionisti e i no-vax più ostinati. Le multe, comunque, si divideranno in tre livelli: lieve, grave e molto grave in base «al rischio o danno che causa per la salute della popolazione» e colpiranno soprattutto medici negazionisti e no-vax. Anche perché, secondo un sondaggio di febbraio del Centro delle ricerche sociologiche spagnolo, più dell’80 per cento degli spagnoli sarebbe disposto a vaccinarsi. Chi non vuole vaccinarsi resta, di fatto, una minoranza.

L’opposizione sul piede di guerra

Scettica l’opposizione galiziana, secondo cui quelle multe saranno difficili da applicare: la norma, dunque, «vulnera i diritti fondamentali, contraddice le norme nazionali e favorisce la propaganda negazionista». I dubbi partono innanzitutto sul piano legale, a cominciare dalla definizione di “valido motivo” che sarebbe rimasta vaga. Un punto debole che rischia di esporre l’autorità regionale a una valanga di ricorsi in tribunale.

Cosa dice la normativa nazionale

La legge sulla salute pubblica del 1986 consente la limitazione dei diritti individuali e impone la vaccinazione obbligatoria se necessaria per tutelare la comunità. In questo caso, però, «una misura non deve essere solo adeguata e legalmente prevista, ma risultare necessaria, quando non c’è altra alternativa meno coercitiva che permetta di raggiungere la stessa finalità. In Galizia non è necessario, a meno che non ci sia un contesto specifico di rifiuto dell’immunizzazione», ha dichiarato Federico de Montalvo, esperto in diritto sanitario e vicepresidente del Comitato di Bioetica spagnolo, a El Paìs.

Foto in copertina: ANSA/CIRO FUSCO

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