Il ritorno di Trump. «Non farò un nuovo partito, resteremo uniti e forti»: il primo intervento dopo la Casa Bianca

Alla conferenza dei conservatori americani, il 55% dei presenti ha espresso la sua preferenza per Trump tra tutti gli altri possibili candidati repubblicani per le presidenziali del 2024

«Non stiamo dando il via a nuovi partiti e non divideremo il nostro potere e la nostra forza. Saremo uniti e forti come mai prima d’ora». Queste le parole pronunciate da Donald Trump nel suo primo intervento dopo la fine dell’esperienza di presidente alla Casa Bianca. Trump ha confermato l’intenzione di mantenere salda la sua leadership nel partito repubblicano. E alla prima uscita pubblica a Orlando, nel corso di una kermesse dei conservatori americani, l’ex presidente degli Stati Uniti ha concentrato il suo intervento sulle azioni da mettere in campo per riconquistare il Congresso.


Nei circa 90 minuti di discorso non potevano mancare riferimenti al suo successore alla Casa Bianca. Trump si è rivolto a Joe Biden definendo «disastroso» il suo primo mese da presidente. E dunque ha snocciolato le tante questioni su cui Biden ha fatto velocemente dietrofront già dai primissimi giorni dpo il suo insediamento firmando dei decreti attuativi che annullassero i provvedimenti di Trump. Dall’immigrazione allo stop per l’oleodotto Keystone, dall’ambiente al cambio di passo nella gestione della pandemia da Coronavirus.


Nel sondaggio informale che ogni anno chiude i lavori della conferenza dei conservatori americani (Cpac), tra tutti gli altri possibili candidati repubblicani per le presidenziali del 2024, Trump ha registrato una vittora netta: il 55% dei presenti alla kermesse ha espresso la sua preferenza per l’ex capo della Casa Bianca. Il 21% ha votato invece per il governatore della Florida Ron De Santis – che sembra sia una promessa del partito repubblicano – e il 4% per la governatrice del South Dakota Kristi Noem.

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