Alle 14.46 ora locale, le 6.46 in Italia, il Giappone si è fermato per un minuto di silenzio, per ricordare le 15 mila persone che persero la vita a causa del disastro di Fukushima, che colpì il Paese l’11 marzo 2011. Prima il terremoto di magnitudo 9, poi lo tsunami, infine la dispersione delle radiazioni dalla centrale nucleare. Momenti di cordoglio in tutto il Paese, pur nelle limitazioni dettate dal Coronavirus. L’evento di commemorazione è stato organizzato ogni anno dal 2012, ma nel 2020 l’ex premier Shinzo Abe si limitò ad offrire dei fiori, registrando un messaggio dalla sua residenza. Oggi il premier Yoshihide Suga ha inviato un messaggio alla popolazione in un incontro organizzato al Teatro Nazionale di Tokyo, in presenza dell’Imperatore Naruhito e della consorte Masako.
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