Vaccini, AstraZeneca annuncia un altro taglio: -25% di dosi rispetto agli impegni presi a febbraio

A marzo l’azienda anglo-svedese consegnerà 10 milioni di dosi in meno. Il commissario Ue per il mercato unico Thierry Breton: «È tempo che il board di AstraZeneca si assuma la sua responsabilità fiduciaria e faccia ciò che serve per adempiere agli impegni»

Dopo lo stop all’utilizzo di due lotti in Danimarca e in Italia, oggi arriva un’ennesima cattiva notizia sul vaccino anti-Coronavirus di AstraZeneca. Come scrive l’agenzia Reuters, la società anglo-svedese ha ridotto ancora la fornitura del suo vaccino. Questa volta il taglio è del 25% rispetto agli impegni presi il mese scorso. Secondo i documenti condivisi con i funzionari europei, l’azienda prevede di consegnare circa 30 milioni di dosi entro la fine di marzo e altre 20 milioni da aprile.


Già da marzo 10 milioni di dosi in meno

Inizialmente – stando a quanto dichiarato dall’amministratore delegato della società Pascal Soriot in audizione al Parlamento europeo il 25 febbraio – AstraZeneca avrebbe dovuto consegnare 40 milioni di dosi entro la fine di marzo, quindi nei fatti si tratta di una riduzione di 10 milioni in questo mese. Ma non si tratta del primo annuncio di questo genere. L’azienda infatti avrebbe dovuto consegnare circa 180 milioni di dosi nel secondo trimestre ma, sempre a febbraio, la stima era stata dimezzata con poco meno di 90 milioni di dosi.


Breton: «AstraZeneca si assuma la sua responsabilità»

Durante l’audizione al Parlamento europeo Soriot aveva attribuito i ritardi a «una resa e una produttività inferiore rispetto alle nostre aspettative» aggiungendo che «in alcuni siti la produttività è aumentata molto rapidamente mentre altri siti sono stati un po’ più lenti». Su Twitter il commissario Ue per il mercato unico Thierry Breton non gli ha risparmiato critiche. «Vedo degli sforzi [da parte dell’azienda ndr] ma non il massimo sforzo possibile – scrive Breton -. È tempo che il board di AstraZeneca si assuma la sua responsabilità fiduciaria e faccia ciò che serve per adempiere agli impegni». Rispondendo alle domande della stampa, Breton ha richiamato nuovamente all’ordine l’azienda: «È essenziale che il consiglio di amministrazione adotti tutte le misure per rispettare gli impegni presi».

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