Più potere agli agenti per controllare le proteste non violente. Nel Regno Unito la misura, contenuta in un nuovo disegno di legge, è finita nel mirino di centinaia di manifestanti, che si sono radunati nella notte del 15 marzo in Parliament Square, nel cuore di Londra, per esprimere il proprio dissenso. Lo scorso 14 marzo, a Londra è stato organizzato un corteo in memoria di Sarah Everard, la 33enne rapita nella zona di Clapham Common e poi trovata senza vita nelle campagne del Kent. In quell’occasione, i manifestanti sfilavano nella zona del rapimento per sollevare questioni come la sicurezza nella capitale e la violenza sulle donne. I cortei non erano stati autorizzati e la polizia era intervenuta duramente, disperdendo le persone che vi partecipavano, molte delle quali donne.
Negli scontri di ieri sera, una persona è finita sotto custodia con l’accusa di aver aggredito un operatore sanitario durante le proteste. Altre tre persone, fanno sapere da Scotland Yard, sono state fermate con l’accusa di aver violato le norme sanitarie previste per l’emergenza Covid. Le azioni della polizia nelle manifestazioni del weekend a Clapham Common stanno investendo il dibattito pubblico del Regno Unito. Ed Davey dei Liberali democratici, per esempio, ha inviato una lettera al sindaco di Londra Sadiq Khan per chiedere chiarezza.
March 14, 2021
Video: Ansa
Twitter/@aamnamohdin/@annieknk
Leggi anche:
- Il video virale del gesto per chiedere aiuto contro le violenze domestiche: «Utile se si è in pericolo, ma serve soprattutto a far parlare del problema»
- Regno Unito, si allargano le proteste contro gli abusi in divisa: scontri a Bristol – Il video
- La Convenzione di Istanbul compie 10 anni. Dallo strappo della Turchia al ritardo inglese, tutelare le donne è più difficile
- Regno Unito, condannato all’ergastolo il poliziotto che uccise Sarah Everard
- Scontri con la polizia a Londra alla veglia vietata per Sarah Everard, la 33enne rapita e uccisa. «Tante donne ora hanno più paura»